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L’Accademia dello Sport per la Solidarietà torna in aiuto dei neonati ricoverati in terapia intensiva

Un monitor che permette una miglior gestione dei dati per il controllo dei valori emodinamici dei neonati prematuri e a termine, in fase altamente critica, ricoverati in terapia intensiva neonatale. L’ Accademia dello Sport per la Solidarietà con Giovanni Licini, il Presidente Alessandro Masera, i membri del Consiglio Direttivo Cristina Radici, Ezio Chiesa, Franco Lamera e i tanti volontari sempre pronti a collaborare per i più deboli, è stata ospite all’Ospedale Papa Giovanni per una nuova donazione rivolta come tante altre volte ai più piccoli. Grazie a questo schermo si completa un’apparecchiatura già in uso da due anni proprio grazie a un precedente contributo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.

Questa piccola attrezzatura, simile a un palmare, si avvale di sonde che rendono possibile il monitoraggio dei parametri vitali (pressione arteriosa e venosa centrale). Il nuovo monitor, che si collega a questo macchinario, permette ora all’equipe della Terapia intensiva neonatale di ottenere dati più completi, visualizzarli meglio, registrarli e gestire più facilmente l’intero strumento. I medici possono così verificare con maggiore precisione lo stato effettivo dell’apparato cardiocircolatorio dei piccoli pazienti e ottenere preziose indicazioni per valutare se e come intervenire. A differenza dei sistemi tradizionali, questa strumentazione permette di effettuare il monitoraggio dei valori emodinamici in maniera non invasiva. La gestione dei neonati in fase altamente critica richiede di limitare il più possibile il ricorso a cateteri, per evitarne i rischi correlati: fenomeni trombotici, possibilità di infezioni nel sito di posizionamento, lesioni traumatiche, possibili difetti di valutazione emodinamica, rischio di occlusione del catetere.

“Ogni anno in Patologia neonatale vengono ricoverati circa 600 neonati. Parte di loro, in condizioni altamente critiche, necessita di costante monitoraggio emodinamico – ha spiegato Giovanna Mangili, direttore della Patologia neonatale dell’ASST Papa Giovanni XXIII e 1° Golden Vip donna nella storia dell’Accademia nel 2018 -. Questo strumento si sta rivelando molto utile nell’uso quotidiano in Terapia intensiva neonatale. Il controllo dei valori emodinamici dei nostri piccoli pazienti ci permette di modulare in tempo reale il dosaggio delle terapie da somministrare, di formulare diagnosi di patologie a carico dell’apparato cardiovascolare e di valutare per tempo la necessità di ricorrere a interventi chirurgici”.

L’Accademia dello Sport per la Solidarietà lavora da tanti anni a sostegno delle associazioni del territorio bergamasco che investono il loro tempo per aiutare il prossimo e stare vicino a chi ne ha più bisogno. Solo negli ultimi 14 anni l’associazione cittadina ha donato la cifra di 1 milione e 400 mila euro ad una ventina di associazioni del territorio, grazie a Giovanni Licini e a tutto lo staff di collaboratori che lavorano alla riuscita delle manifestazioni sportive nel corso dell’anno, soprattutto il torneo di Tennis di Cividino e quelli di golf. Nel corso della visita in Ospedale è stata ricordata anche la donazione della Consigliera dell’Accademia Cristina Radici insieme alla famiglia Percassi nel giorno di Santa Lucia di un’incubatrice di nuova generazione.

“Ci onora essere stati i primi a portare il nostro saluto e i frutti del nostro impegno a Maria Beatrice Stasi, nuovo direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII e prima donna in questa delicata veste, una prima volta come quella della Dottoressa Mangili con l’Accademia nel 2018 – ha affermato Giovanni Licini -. Fu un grande onore e un’emozione fortissima essere l’Associazione che ha trasportato il Santo Giovanni XXIII nell’estate scorsa proprio in questo Ospedale, che per noi è un fondamentale punto di riferimento in tante delle nostre attività benefiche. L’Accademia è una grande famiglia, tutti i volontari ci permettono di raggiungere il grande obiettivo della solidarietà su tutto il territorio: siamo un gruppo coeso, lavoriamo uno per l’altro per fare sì che quello che facciamo sia sempre rivolto agli altri e a chi ne ha più bisogno”.

Non si tratta della prima donazione dell’Accademia dello Sport a favore dell’Ospedale alla Trucca. Nel 2014 i suoi volontari avevano donato due culle termiche proprio al reparto diretto da Giovanna Mangili. Anche in quell’occasione la beneficenza fu rivolta ai futuri neogenitori dei circa 400 prematuri che ogni anno vengono ricoverati in terapia intensiva neonatale. “Ringrazio l’Accademia dello Sport per la Solidarietà perché queste strumentazioni sono un valore aggiunto all’impegno quotidiano dei nostri professionisti, proprio in uno dei settori di maggiore specializzazione del nostro Ospedale: la cura dei bambini, in questo caso i più fragili e piccoli – ha sottolineato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. So che quella dell’Accademia è una storia radicata di aiuto ai più bisognosi, di ascolto delle esigenze del territorio e di intervento concreto. Credo molto nella collaborazione tra un Ospedale e le realtà associative del territorio e penso che questa energia e questo entusiasmo meritino un sentito ringraziamento per il sostegno all’innovazione tecnologica del Papa Giovanni XXIII e allo sviluppo di servizi di diagnosi, cura e ricerca sempre più efficaci a vantaggio di tutti i nostri pazienti”.
 

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Accademia dello Sport, 25 mila euro alla Riabilitazione Specialistica dell’Asst Papa Giovanni XXIII

Un grande traguardo centrato, una struttura ormai vicina alla sua costruzione, soprattutto grazie all’importante contribuito dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. I volontari dell’Accademia sono stati ospiti nella sede dell’Associazione Disabili Bergamaschi, in via Borgo Palazzo nella serata di mercoledì 16 gennaio, per la simbolica consegna del contributo che servirà per la costruzione di una struttura fondamentale per il reparto di Riabilitazione Specialistica dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo presente a Mozzo.
Nel 2018 l’Accademia, rappresentata da Giovanni Licini, dal Presidente Alessandro Masera, insieme a Franco Lamera del Consiglio direttivo e a tutti i collaboratori, si è legata all’Associazione Disabili Bergamaschi per la costruzione di un percorso per outdoor wheelchair training, dedicato a persone in carrozzina a causa di traumi vertebrali dovuti ad incidenti o a malattie.
La cifra donata al Presidente dell’Associazione Claudio Tombolini e al Direttore della Riabilitazione Specialistica Prof. Guido Molinero è stata di 25mila euro. La costruzione dell’opera nella sede di Mozzo è prevista prima dell’estate e gli stessi Disabili Bergamaschi si augurano di poterla inaugurare prima del Tennis 2019, proprio per avere al loro fianco i tanti collaboratori dell’Accademia dello Sport. La struttura sarà di grande aiuto a tutti i malati, gli ostacoli della vita quotidiana come ghiaia, prato, auto che ostruiscono il passaggio, salite etc… saranno simulate per permettere a chi si trova sulla sedia a rotelle di superare ogni sfida.
“Da anni siamo vicini a questa associazione, un vero esempio di realtà legata al territorio -sono le parole di Giovanni Licini-. Eravamo già intervenuti anni fa con due letti ancora in uso per le persone reduci da traumi vertebrali. E’ un reparto d’eccellenza quello gestito dal Prof Molinero, e ancora una volta dimostriamo che a Bergamo non siamo secondi a nessuno. In 14 anni abbiamo donato 1milione e 400mila euro ad una ventina di associazioni: vogliamo continuare su questa strada e siamo consapevoli che per raggiungere sempre nuove vette servono sacrifici e volontà”.
“Grazie a tutta l’Accademia per l’importo donato, un terzo del percorso lo avete fatto voi -ha affermato il Presidente dell’Associazione Claudio Tombolini-. Riusciremo a realizzare il nostro percorso dedicato, con una copertura del passaggio pedonale dal parcheggio all’entrata della struttura. Siete stati fantastici, ho visto dal vivo il vostro lavoro a Cividino nel corso del torneo di tennis e sono rimasto colpito dall’ entusiasmo che mettete nel donare. Il vostro mettervi a disposizione del prossimo si tocca sempre con mano”.
“Questo è un intervento necessario nell’iter di recupero di una persona colpita da un simile trauma. All’Accademia va il mio grazie e anche quello di tutta la direzione aziendale del Papa Giovanni XXIII -sono le parole del Prof. Guido Molinero-. Una simile struttura permette ai malati di essere facilitati nel recupero, di avere meno problemi nella vita di tutti i giorni”

 

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Gli amici dell’Accademia – Petra Vlhová, l’astro nascente dello sci: «Sensazioni incredibili»

La «piccola» Slovacchia che mette in riga i «giganti» dello sci. L’astro nascente dello sci ha il sorriso genuino di Petra Vlhova, 23enne slovacca allenata dal bergamasco Livio Magoni, due amici dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà. Tre flash recentissimi dalla Coppa del Mondo: il 28 dicembre la vittoria nello slalom gigante a Semmering, il 29 dicembre il secondo posto nello slalom speciale sempre a Semmering, il 1° gennaio la vittoria a Oslo nel parallelo. «È una grande soddisfazione per tutta la Slovacchia, siamo un team piccolo che se la gioca con tutti», racconta Livio Magoni: «È davvero bello, abbiamo fatto qualcosa di particolare – prosegue l’allenatore pensando soprattutto alla vittoria nel gigante a Semmering, la prima in carriera nella specialità -. Abbiamo rischiato un set up completamente nuovo per sci, scarponi, piastra e attacchi. In allenamento funzionava forte, ma non eravamo sicurissimi che potesse dare gli stessi risultati anche in gara. E invece così è stato: la prima manche è andata bene ma non è stata perfetta, poi abbiamo trovato il feeling giusto, è scattata la magia ed è arrivata la vittoria. E con quella vittoria è nato davvero qualcosa di speciale: in Slovacchia la paragonano a Tomba (sorride, ndr), c’è stata una grandissima festa, Petra ha ricevuto anche la chiamata del Presidente della Repubblica».
«È stato un weekend fantastico, con sensazioni incredibili – racconta Petra Vlhová -. È un onore essere la prima atleta della Slovacchia ad aver vinto una gara di gigante in Coppa del Mondo. Una grande gioia, anche se occorre subito ritrovare la concentrazione». E così è stato, perché dopo quel successo è arrivato appunto il secondo posto nello speciale e poi il nuovo trionfo in parallelo a Capodanno. Per il 2019, Petra non fissa traguardi: «Gli obiettivi dell’anno nuovo? Essere felice e star bene, tutto verrà poi di conseguenza». Un appuntamento in agenda però è pressoché sicuro: tra maggio e giugno sarà presente a Cividino per il tradizionale torneo di tennis dell’Accademia. Il tennis è infatti una sua grande passione: «Ci sarò, mi piace molto. È uno sport molto utile e divertente per tenersi in allenamento». In bocca al lupo, Petra!

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Gli amici dell’Accademia – Christof Innerhofer: «Il podio di Bormio, che gioia. E nel 2019 ancora al torneo di tennis»

«È stato un 2018 a due facce. È cominciato con dubbi e pensieri, perché a gennaio e febbraio non ho ottenuto i risultati che speravo, però poi grazie all’esperienza sono riuscito a reagire, a migliorare, a fare diventare il 2018 ancora un bell’anno». Christof Innerhofer traccia il bilancio dell’anno che si chiude. Lo sciatore azzurro, 34 anni compiuti il 17 dicembre, leggenda dello sci azzurro (tre medaglie mondiali e due olimpiche a spiccare in un palmares immenso) e grande amico dell’Accademia dello Sport, sta vivendo ora mesi su livelli altissimi: l’ultima splendida impresa è il secondo posto centrato il 28 dicembre a Bormio nella discesa libera di Coppa del Mondo. «Sicuramente è bellissimo essere di nuovo su podio – sorride Christof –, è stata una gara con una bella atmosfera calda, fra tifosi e amici. Sono molto contento aver fatto una bellissima gara, di aver sciato bene, di essermi sentito bene: mi divertivo mentre scendevo. Giornate come queste, uno sogna sempre di viverle». Il 2019 alle porte è un anno che Innerhofer affronterà con entusiasmo: «È un anno pieno di occasioni. Non fisso però obiettivi particolari, ai risultati non ci penso: prima di tutto c’è l’obiettivo di stare bene e continuare ad affinare la tecnica e a divertirmi gareggiando».

Christof Innerhofer, il campione e il grande uomo. Il legame con le attività benefiche è forte, in primis attraverso il rapporto con l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo. Anche nel 2019 sarà presente al tradizionale torneo di tennis di Cividino, tra fine maggio e inizio giugno: «A Giovanni Licini mi lega un’amicizia ormai profonda e lunga: proprio nel 2019 parteciperò al torneo di tennis per il quindicesimo anno. È bello poter aiutare chi ne ha bisogno, fare del bene alle persone in difficoltà, quello che l’Accademia fa da lungo tempo. Queste serate sono un grande evento di sport ma anche di amicizia. Con la nostra presenza possiamo contribuire a tanti progetti, e poi è sempre un piacere ritrovare ogni anno tanti amici». In bocca al lupo per un 2019 super, Christof, tra soddisfazioni in pista e impegno per la solidarietà.

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Semmering e Bormio, il grande sci nel segno dell’Accademia: gioie per Innerhofer, Paris e Vlhova

Il regalo di Natale se lo sono fatti con qualche giorno di ritardo, ma l’hanno fatto anche allo sport, regalando emozioni intense. Il weekend del grande sci racconta delle imprese di tanti amici dell’Accademia dello Sport, campioni sulla neve e campioni anche nella solidarietà.
A Semmering, nel quarto gigante della stagione di Coppa del Mondo, Petra Vlhova, promettentissima sciatrice slovacca allenata dal bergamasco Livio Magoni, ha centrato il primo successo in carriera in specialità, trionfando davanti alla tedesca Viktoria Rebensburg e alla francese Tessa Worley, tenendo ben distante anche una leggenda come Mikaela Shiffrin (quinta). «È la prima vittoria di sempre nella storia dello sci slovacco – il commento di Petra attraverso la pagina Facebook ufficiale -. Non riesco ancora a descrivere le mie sensazioni, è incredibile. Un grande grazie al mio team e a tutte le persone che hanno creduto in me. Sono davvero felice, è un momento incredibile della mia vita».

Casa dolce casa per lo sci maschile azzurro. A Bormio, l’Italia è tornata grande trascinata da due grandi amici dell’Accademia dello Sport. La discesa, quarta prova della stagione di Coppa del Mondo, ha visto la vittoria di Dominik Paris e il secondo posto di Christof Innerhofer, ancora trascinatori di tutto il movimento italiano. «Sono contento del secondo posto, ho avuto buone sensazioni, la mia sciata è buona – è il commento di Innerhofer al sito ufficiale della Federazione -. Il pubblico è grandioso, bello sapere che c’erano mio padre, mio nipote e quelli del fan club». «È stata una giornata pazzesca, vincere in casa è bellissimo, farlo per la terza volta qui a Bormio è speciale – gioisce Paris sul sito della Fisi -. il sogno è sempre quello di vincere, soprattutto sui tracciati difficili, voglio dimostrare che sono proprio il mio pane».

(nella foto, Petra Vlhova ospite del Tennis 2018 a Cividino)

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Un anno di emozioni e solidarietà. Al lavoro per il 2019…

Cari amici, care amiche,

il viaggio di questo 2018 s’avvicina al Natale e alle feste, a momenti di affetto, emozioni e felicità da vivere e condividere con le persone più care. È stato un anno lungo e intenso anche per l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo. Un anno fatto di impegno, anche fatica, ma soprattutto di risultati e soddisfazioni.

Risultati concreti. Anche quest’anno, grazie alle tante attività promosse mese dopo mese, la nostra associazione è riuscita a sostenere progetti per quasi centomila euro. Sono stati appunto tre i progetti scelti per le attività del 2018: l’Unità operativa complessa di Riabilitazione specialistica (ex Casa degli Angeli di Mozzo) facente capo all’Asst Papa Giovanni XXIII per la costruzione di un percorso per outdoor wheelchair training dedicato a persone in carrozzina a causa di traumi vertebrali dovuti a incidenti o malattie; l’associazione SOS – Solidarietà in Oncologia San Marco-Zingonia, per approfondire la ricerca e la cura nelle patologie tumorali; la Patologia neonatale presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII con l’acquisto di una nuova strumentazione.

Il nostro «anno sportivo» è iniziato in primavera, con il circuito benefico dedicato al golf sui campi più rinomati della Lombardia. Poi l’immancabile torneo di tennis, l’appuntamento più tradizionale dell’Accademia, sempre con numeri straordinari: 16 serate di gioco, 400 partite giocate, 330 giocatori impegnati in cinque tornei, una serata conclusiva di gala con oltre 500 ospiti. Abbiamo cercato di raccontare il nostro impegno unendo le modalità tradizionali all’attenzione per i nuovi media. Qualche altro numero: dalla conferenza di presentazione del torneo e sino alla serata conclusiva, i post sulla nostra pagina Facebook Accademia Sport Solidarietà hanno sommato circa 200 mila visualizzazioni, mentre il nostro sito ha guadagnato 3 mila utenti e ha avuto 20 mila pagine viste; nello stesso periodo, abbiamo avuto circa 150 articoli pubblicati su giornali cartacei e online letti ogni giorno da decine di migliaia di persone; in più, il nostro messaggio è stato veicolato anche attraverso numerosi video, un appuntamento quotidiano su tv locali e servizi anche su televisioni nazionali.

Ma non c’è solo lo sport, ci sono soprattutto le emozioni. Una pagina speciale s’è scritta il 27 maggio, all’interno della peregrinatio dedicata a Papa Giovanni XXIII, con i volontari dell’Accademia che hanno prestato un prezioso servizio d’ordine, coadiuvando le forze dell’ordine nel «regolare» il flusso dei visitatori durante la «tappa» all’ospedale cittadino che porta il nome del pontefice bergamasco.

Non ci siamo mai fermati. L’agenda è stata sempre piena: dopo il tennis, in autunno abbiamo vissuto nuovi appuntamenti con il golf; il 15 novembre l’incontro col presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, insieme a una importantissima delegazione dell’imprenditoria bergamasca, nell’azienda agricola Magri Sereno di Scanzorosciate; il 30 novembre la cena di Natale nella cornice del Castello della Marigolda accompagnati da un magico momento musicale. Lunedì 10 dicembre, infine, si è concretizzata la donazione da parte dell’Accademia di un sofisticato ecografo al Policlinico San Marco di Zingonia, frutto del sostegno all’associazione SOS Solidarietà in Oncologia.

Il calendario ormai volge al 2019. È già stata fissata la serata in cui verranno consegnati i proventi alle associazioni beneficiarie, l’appuntamento è per domenica 24 febbraio 2019 al Creberg Teatro di Bergamo per un evento all’insegna della solidarietà, della musica e dell’amicizia. Il nostro circuito di golf tornerà con appuntamenti a marzo, aprile e settembre. Poi, il torneo di tennis: partirà il 16 maggio 2019 e si concluderà con la serata di gala del 7 giugno. Il tutto, come di consueto, si unirà al sostegno benefico per realtà solidali d’eccellenza del territorio.

È stato un cammino lungo, quello dell’anno che si sta chiudendo. Un cammino fatto insieme a tante persone, tutte – una per una – da ringraziare. L’abbraccio più forte va a tutti i volontari, a tutti i collaboratori, a tutti i partner che quotidianamente dedicano le proprie energie per sostenere la causa dell’Accademia. Con un abbraccio caldo, da estendere a tutte le persone a Voi care, Vi auguriamo un sereno Natale e un anno nuovo ricco di salute, serenità e solidarietà.

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Accademia dello Sport, donato un ecografo a SOS Solidarietà in Oncologia San Marco

Il grande cuore dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà vicina ai malati oncologici, nel nome della ricerca e della prevenzione. I volontari dell’associazione benefica bergamasca, guidati dal presidente Alessandro Masera e da Giovanni Licini, hanno fatto visita nella serata di lunedì 10 dicembre al Policlinico San Marco di Zingonia, nel reparto di Oncologia per la consegna dell’ecografo donato – grazie ai proventi delle attività benefiche 2018 – all’Associazione S.O.S. (Solidarietà in Oncologia San Marco) Onlus.

Fin dalla sua nascita, nell’ottobre del 2013, S.O.S. unisce al suo interno un gruppo di medici e operatori del Policlinico San Marco, impegnati a diversi livelli nella lotta contro i tumori. Dal 2017 accoglie anche medici, psicologi e operatori del Policlinico San Pietro, diventando S.O.S. (Solidarietà in Oncologia San Marco-San Pietro) Onlus.

La missione di S.O.S. è principalmente conciliare l’eccellenza medica con la qualità della cura e dell’accoglienza della persona malata e dei suoi famigliari. Da una parte, quindi, l’associazione è impegnata a sostenere e incentivare la ricerca scientifica in ambito oncologico, dall’altra ha come obiettivo l’umanizzazione delle cure, ovvero la creazione di percorsi di supporto psico-sociale, che mettano il paziente al centro di una rete di cura “globale” che non si esaurisca nelle terapie mediche, chirurgiche e radioterapiche, ma tenga davvero conto della persona, dei suoi bisogni non solo medici ma anche psicologici, emotivi, relazionali e interpersonali, promuovendone il benessere e la qualità di vita nelle diverse fasi del percorso di cura (diagnosi, trattamento e follow up).

A spiegare come funziona il macchinario donato dall’Accademia è il dott. Andrea D’Alessio, vice presidente S.O.S. e responsabile dell’Unità di Oncologia del Policlinico San Marco. «Si tratta di un ecografo di ultima generazione dotato di una definizione molto alta, grazie al quale potremo diagnosticare con maggiore precisione la presenza di alterazioni morfologiche che ci indirizzano verso la diagnosi di neoplasia. È dotato di un modulo che ci permette di valutare la presenza di fibrosi nel fegato e quindi l’evoluzione verso un quadro di cirrosi, utile per lo screening delle patologie epatiche e per la prevenzione di neoplasie epatiche. Inoltre può fondere immagini ecografiche a immagini Tc permettendo di guidare l’operatore durante manovre interventistiche quali biopsie, la cura di neoplasie epatiche o di metastasi che possono essere trattate con successo tramite metodiche di radiofrequenza o micronde». Un ecografo ad alta tecnologia, quindi, che contribuirà a migliorare la diagnosi e di conseguenza la terapia di patologie così delicate come quelle tumorali.

«I bergamaschi si sono sempre distinti per la solidarietà – sono le parole del prof. Giancarlo Borra, socio fondatore S.O.S. Onlus e sovrintendente sanitario degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi-. Mi fa molto piacere che l’Accademia abbia scelto proprio S.O.S. Onlus. Questo dono dimostra tutta la sensibilità dell’Accademia, che ci permette di portare avanti, sempre di più, la ricerca scientifica e garantire prestazioni di alta qualità a chi è affetto da patologie tumorali. Un grazie di cuore a tutti i volontari». «Ancora una volta l’Accademia ha fatto sentire la propria vicinanza a chi ne ha davvero bisogno – sono le parole dell’ing. Miro Radici, presidente S.O.S. nonché figura di assoluto rilievo nel mondo imprenditoriale bergamasco -. La nostra Onlus lavora per alleviare i disagi dei malati oncologici, per essere d’aiuto a chi affronta questi momenti difficili. Sono convinto che Accademia e S.O.S. insieme possano fare sempre di più».

«Siamo orgogliosi di essere qua e vedere che il frutto del nostro lavoro e di tutti i nostri partner vada ancora una volta verso la solidarietà nei confronti dei più bisognosi – ha affermato il presidente del Comitato organizzatore torneo di tennis dell’Accademia, Giovanni Licini-. La ricerca deve essere il futuro della medicina. Questo ecografo è fondamentale per la prevenzione e la diagnosi precoce e per guarire prima rispetto al passato. Accademia dello Sport per la Solidarietà è a fianco di S.O.S. nel nome della ricerca».

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Accademia dello Sport, si chiude un anno di lavoro tra beneficenza e amicizia

 

L’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo gioca in anticipo, condivide la gioia per un altro anno positivo, getta le basi per un 2019 ancora di maggiore impegno. Venerdì 30 novembre, nell’incantevole cornice del Castello della Marigolda a Curno, l’associazione benefica ha dato vita alla tradizionale cena prenatalizia, chiamando a raccolta volontari, partner e amici per trascorrere un momento conviviale al culmine di mesi di lavoro.
«Una serata di auguri, di affetto e di ringraziamenti – è stato il saluto di Giovanni Licini, anima dell’Accademia -. Il nostro lavoro porta sempre frutti importanti: attraverso le nostre attività del 2018, abbiamo raccolto quasi 100 mila euro per sostenere i progetti delle associazioni scelte. Ma noi non ci fermiamo qui, guardiamo già al futuro. I nostri volontari sono al lavoro 360 giorni l’anno, riposano solo cinque giorni (sorride, ndr). A febbraio 2019, al Creberg Teatro di Bergamo, ci sarà un grande evento musicale al cui interno consegneremo le donazioni alle associazioni beneficiarie, poi in primavera inizierà il nostro circuito di golf, quindi tra maggio e giugno il tradizionale torneo di tennis con centinaia di giocatori. Stiamo ultimando anche la selezione dei Golden Vip, i riconoscimenti che premiano le eccellenze nel mondo dell’imprenditoria, della ricerca scientifica e della medicina, dello sport». Un ricordo particolare, nel tracciare il bilancio del 2018, Giovanni Licini lo ha dedicato alle emozioni vissute il 27 maggio, quando l’Accademia ha prestato servizio d’ordine in occasione della peregrinatio di Papa Giovanni XXIII, in particolare durante la tappa all’ospedale che porta il nome del pontefice bergamasco: «È stato per noi un onore incredibile – ha rimarcato Licini -. Sono stati momenti particolarmente intensi, abbiamo potuto scorgere la sofferenza ma anche la speranza sui volti dei malati». Il ringraziamento ai volontari e lo sprone per continuare nel lavoro benefico è arrivato anche da Alessandro Masera, presidente dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.
Moltissimi gli ospiti presenti alla cena curata dalla maestria di Longhi Banqueting. E numerosi gli interventi istituzionali. Monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della Curia diocesana di Bergamo, ha usato una bella metafora per fotografare l’impegno dell’Accademia: «Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia, cantava De Gregori: ecco, nell’Accademia troviamo queste grandi caratteristiche».
Sono stati appunto tre i progetti scelti per le attività del 2018: l’Unità operativa complessa di Riabilitazione specialistica (ex Casa degli Angeli di Mozzo) facente capo all’Asst Papa Giovanni XXIII per la costruzione di un percorso per outdoor wheelchair training dedicato a persone in carrozzina a causa di traumi vertebrali dovuti a incidenti o malattie; l’associazione SOS – Solidarietà in Oncologia San Marco-Zingonia, per approfondire la ricerca e la cura nelle patologie tumorali; la Patologia neonatale presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII con l’acquisto di una nuova strumentazione. Venerdì sera sono intervenuti i rappresentanti di queste diverse realtà. Per Miro Radici, personalità di spicco dell’imprenditoria bergamasca ma anche uomo dal profondo impegno sociale e presidente dell’associazione SOS Solidarietà in Oncologia San Marco-Zingonia, «l’Accademia lavora sempre con una serenità incredibile: qui troviamo persone che amano davvero il prossimo». Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII, ha definito «grande il lavoro che l’associazione ha fatto in questi anni e continua a fare. L’Accademia ha scelto anche quest’anno di sostenere la Patologia neonatale del nostro ospedale, un punto di riferimento a livello nazionale, e per questo rinnoviamo il nostro ringraziamento». Presente anche Guido Molinero, responsabile dell’Unità di Riabilitazione specialistica dell’ospedale Papa Giovanni: «Il percorso che stiamo realizzando all’interno del nostro centro di Mozzo sarà un punto di riferimento importante per le tante persone vittime di incidenti, purtroppo sempre più frequenti»; insieme a Molinero, presente anche Claudio Tombolini, presidente dell’Associazione Disabili Bergamaschi coinvolta nel progetto.
Poi, la magia della musica. Nel cuore della serata, nella corte del Castello della Marigolda è nato un momento musicale eseguito da Ettore Benis, primo violino all’Arena di Verona, Gaia Gualandris, violinista del Conservatorio «Gaetano Donizetti», le voci Beatrice Pedretti e Roberto Revera, ed Emilio Pedretti al pianoforte.

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Kristian Ghedina, emozioni e solidarietà: auguri a un amico dell’Accademia

In discesa libera per la solidarietà. È un’amicizia lunga quella tra Kristian Ghedina e l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo: ogni anno, a Cividino lui c’è. Con la racchetta, ma soprattutto con il sorriso e la voglia di mettersi in gioco per contribuire a far del bene. Lo racconta nel giorno del suo quarantanovesimo compleanno, tra ricordi e progetti futuri. «Conosco da tanti anni Giovanni Licini, ogni volta trovo un torneo sempre meglio organizzato – racconta Kristian Ghedina, icona dello sci azzurro, massimo esponente della discesa italiana -, cerco sempre di organizzare i miei impegni per fare in modo di esserci. Ma soprattutto è bello il motivo per cui ogni anni ci ritroviamo a giocare a tennis: aiutare gli altri. Ed è importante che gli sportivi si impegnino a favore del volontariato».

Oggi Ghedina resta un innamorato del Circo Bianco, tra mille impegni: una scuola di sci a Cortina, la sua terra natale, e poi i tanti eventi legati alle sponsorizzazioni e alla beneficenza. E la solita passione per lo sci, con la nuova stagione ormai iniziata: «Lo sci italiano? I giovani ci sono, ma purtroppo sono ancora i “vecchi” a tirare la baracca – scherza Ghedina con l’ironia di sempre -. I giovani devono prendere esempio da quelli più esperti: è necessario avere un punto di riferimento, perché permettere di crescere, di darsi obiettivi da superare. Vale soprattutto nel maschile, dove le punte di diamante restano Dominik Paris, Peter Fill, Christof Innerhofer. Nel femminile Sofia Goggia è la punta di diamante: purtroppo si è fatta male, ma è un grande nome che ha dato valore al nostro sport. C’è poi Federica Brignone che ha anche iniziato bene la stagione, speriamo in lei».

Dici Kristian Ghedina e pensi a Cortina, alle sue piste, ai suoi progetti. Ghedina è testimonial dei Mondiali di sci che la Regina delle Dolomiti ospiterà nel 2021: «Si sta lavorando bene, con una squadra di livello – sottolinea Ghedina, che in carriera ha conquistato 3 medaglie mondiali e 33 podi in Coppa del Mondo -. Ormai il 2021 è alle porte, gran parte del lavoro è già stato fatto: sarà un gran bel Mondiale». E poi c’è il sogno a cinque cerchi: «Speriamo che il Mondiale possa essere un traino per il sogno delle Olimpiadi, con un bel progetto insieme a Milano». Auguri, Kristian!

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Solidarietà, imprenditoria e istituzioni: l’Accademia dello Sport incontra Attilio Fontana

Un momento di incontro tra istituzioni e imprenditoria, nel segno della solidarietà. Giovedì sera, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo ha promosso una serata conviviale per illustrare le proprie attività alla presenza di Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, e di una rappresentanza rilevantissima dell’economia e delle professioni bergamasche. Una settantina gli invitati, nella splendida cornice dell’Azienda agricola Magri Sereno di Scanzorosciate, realtà rinomata per la produzione di Moscato e Valcalepio. Un’occasione ulteriore per far conoscere concretamente al presidente Fontana le eccellenze del territorio bergamasco, «capitale della solidarietà».
«Una serata molto bella, che ha evidenziato ancora una volta la grande qualità della nostra: coniugare il grande impegno lavorativo all’attenzione per le necessità e i bisogni degli altri, a Bergamo così come in tutta la Lombardia – è il commento del governatore Attilio Fontana -. È la solidarietà che va di pari passo al piacere di stare insieme, il dividere il cibo e l’amicizia. Prima della cena ho anche potuto anche visitare la Fondazione Carisma, accompagnato dal presidente Miro Radici: è un altro grande esempio di attenzione per il sociale. Il tessuto economico bergamasco è esemplare per la dedizione, l’attaccamento al territorio: quando finiscono sere come questa dell’Accademia, mi sento rinfrancato. La sinergia tra privato e pubblico è un modo preziosissimo per dare risposte compatibili alle tante necessità che purtroppo ci sono nella società. Sono tante, non dobbiamo nasconderci: le risposte migliori nascono da queste collaborazioni».
Il mondo imprenditoriale bergamasco è stato presentato al presidente Fontana da Olivo Foglieni, vicepresidente di Confindustria Bergamo; tra i presenti, una menzione particolare per Roberto Sancinelli, presidente della Montello, celebrato per il recente premio attribuito per la sostenibilità ambientale della sua azienda nel corso di «Ecomondo», appuntamento di riferimento europeo per la green-economy. Presente anche un’importante delegazione del mondo della sanità bergamasca e lombarda, con dirigenti e medici; una benedizione è stata poi impartita da monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della curia diocesana di Bergamo.
A fare gli onori di casa giovedì sera è stato Giovanni Licini, «anima» dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo: «È stato un appuntamento all’insegna della cordialità e dell’impegno comune, siamo molto grati al presidente Fontana che da subito si è dimostrato vicino alla nostra realtà – sottolinea Licini -. La sinergia tra solidarietà e imprenditoria è fondamentale, ci riempie d’orgoglio il fatto che al nostro invito abbia risposto ancora una volta una rappresentanza assolutamente rilevante dell’economia bergamasca. Stiamo già lavorando per i progetti da sostenere nel 2019, sempre coniugando il nostro impegno allo sport. Vogliamo supportare soprattutto temi legati alla salute: chi si ammala deve avere il diritto di essere curato con le migliori tecnologie e i migliori metodi, indipendentemente dalla propria condizione economica. Dove non arriva lo Stato, deve intervenire il volontariato: è ciò che da anni cerchiamo di fare con risultati concreti».

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