Amatrice

La solidarietà fa sold out: un successo l’evento dell’Accademia dello Sport

Nella foto: il consiglio direttivo dell’Accademia con le famiglie di Amatrice aiutate

Le emozioni scorrono tra parole e musica, nel segno dell’impegno per chi è in difficoltà. Quasi duemila persone hanno riempito il Creberg Teatro di Bergamo per il tradizionale appuntamento benefico dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, che nella giornata di domenica 24 febbraio ha festeggiato le associazioni destinatarie dei contributi raccolti nel 2018. Un impegno che si traduce in aiuti concreti devoluti sul territorio attraverso progetti importanti, a partire dalle donazioni di sofisticate strumentazioni mediche: negli ultimi quindici anni, in totale, le donazioni hanno raggiunto il milione e 400 mila euro. Ma quello ospitato al Creberg Teatro è stato anche un evento nel segno della musica, con le canzoni dell’Orchestra Italiana Bagutti, e della comicità, con lo showman Andrea Pucci.

Ad aprire la manifestazione, brillantemente condotta da Marco Bucarelli, è stato Giovanni Licini, «anima» dell’Accademia e direttore del tradizionale torneo di tennis che rappresenta il clou delle attività dell’associazione: «Dove c’è bisogno di aiuto, noi ci siamo – ha esordito Licini, ringraziando i volontari e i collaboratori dell’Accademia, gli sponsor, le istituzioni -. In questi anni abbiamo camminato al fianco di tante associazioni, ma l’attenzione principale è stata rivolta alla salute, perché aiutare chi è nella sofferenza è una mission importante. L’Accademia è lo specchio dello spirito del modo di fare dei bergamaschi: per chi è in difficoltà, ci saremo sempre».
La beneficenza è stata il filo conduttore dell’evento. Al Creberg Teatro sono state infatti raccolte delle ulteriori donazioni grazie alla generosità del pubblico: Fondazione Banca Mediolanum Onlus si impegna a raddoppiare la cifra raccolta, che servirà per donare un sofisticato ecografo all’Asst Bergamo Est. «Vogliamo dare un aiuto concreto e diretto», hanno spiegato Corrado Fontana ed Emilio Pedretti a nome di Banca Mediolanum, sponsor del torneo di tennis dell’Accademia. «È un gesto che apprezziamo e per cui ringraziamo Banca Mediolanum e l’Accademia», ha sottolineato Francesco Locati, direttore generale dell’Asst Bergamo Est. Antonio Piazzini, primario della Chirurgia generale dell’ospedale di Alzano Lombardo, ha illustrato l’utilità dello strumento: «Un ecografo portatile di ultima generazione è estremamente importante in un reparto di chirurgia: permette di valutare in tempi rapidissimi, per esempio nella struttura di Pronto soccorso, se il paziente ha necessità immediata di essere portato in sala operatoria».
L’Accademia ha poi abbracciato le realtà destinatarie dei progetti 2018. L’associazione SOS Solidarietà in Oncologia San Marco-Zingonia è stata supportata con un contributo per l’acquisto di un ecografo tridimensionale di ultima generazione da utilizzare per diagnosi di prevenzione, nonché di ausilio in sala operatoria durante interventi di natura oncologica. «L’Accademia è sempre vicina a chi ha bisogno», è il riconoscimento che giunge dalle parole di Miro Radici, grande imprenditore e presidente dell’associazione Sos. Per Giancarlo Borra, sovrintendente sanitario degli Istituti Ospedalieri Bergamaschi del Gruppo Ospedaliero San Donato, «l’Accademia ha creato una simbiosi virtuosa tra sport e salute».
Il sostegno all’Associazione Disabili Bergamaschi si è concretizzato attraverso una donazione per la realizzazione di un percorso per outdoor wheelchair training dedicato a persone in carrozzina, all’interno dell’Unità di Riabilitazione specialistica di Mozzo dell’ospedale Papa Giovanni. «Un progetto con pochi simili in Italia», ha sottolineato Guido Molinero, responsabile dell’Unità di Riabilitazione specialistica dell’ospedale di Bergamo.
Un legame speciale è quello con l’associazione Aiuto al Neonato, che opera nel reparto di Patologia neonatale dell’ospedale di Bergamo: l’Accademia ha donato una sofisticata strumentazione che integra un macchinario donato in precedenza. Maria Antonietta Agazzi, presidente di Aiuto al Neonato, ha ricordato il loro impegno «al fianco di medici e infermieri meravigliosi e accanto alle famiglie dei piccoli pazienti». «Questa donazione dell’Accademia – ha illustrato Giovanna Mangili, direttrice della struttura complessa di Patologia neonatale e Terapia intensiva neonatale, già Golden Vip per l’eccellenza medica – completa uno strumento sofisticato che permette di monitorare in maniera meno invasiva l’emodinamica dei neonati in condizione più critica».
L’aiuto dell’Accademia oltrepassa i confini di Bergamo, creando preziosi fili di solidarietà che uniscono la terra orobica ai luoghi più sofferenti d’Italia. Si è infatti rinnovato il legame con le famiglie di Amatrice che l’associazione «trainata» da Giovanni Licini ha aiutato immediatamente – con l’invio di tre case mobili – dopo il tragico sisma che ha scosso il Centro Italia. Al Creberg Teatro è arrivato il saluto di Max Blardone, campione dello sci azzurro oggi commentatore della Rai, che ha lanciato un progetto per costruire una pista artificiale ad Amatrice, così da rilanciare turismo, sport ed economia locale. Sul palco sono poi salite le tre famiglie aiutate dall’Accademia, che hanno ricevuto il caloroso abbraccio di tutto il pubblico bergamasco.
È stato poi il momento dei saluti istituzionali. «Gratitudine per il grande lavoro che l’Accademia fa da anni» è stato espressa da Giorgio Gori, sindaco di Bergamo: «Questa esperienza è un simbolo dell’impegno dei bergamaschi nel volontariato». La senatrice Alessandra Gallone ha usato un’immagine per raccontare la solidarietà: «Quando il grande il cuore di Bergamo riunisce al proprio interno tanti piccoli cuori, quelli rappresentati dalle tante associazioni aiutate, è veramente emozionante». Al centro dell’intervento della senatrice Simona Pergreffi c’è stata «la concretezza dei bergamaschi, a partire dall’Accademia». Per il deputato Daniele Belotti, «più che le parole, bastano i fatti: cioè il milione e 400 mila euro donati in quindici anni. Grazie anche agli imprenditori, che pure in periodi di crisi sanno essere generosi». Roberto Anelli, consigliere regionale, ha portato «i saluti del presidente Attilio Fontana». Monsignor Giulio Dellavite, segretario generale della curia diocesana, ha tratteggiato una metafora: «Assisteremo su questo palco a un grande concerto. Tutte quelle meravigliose canzoni sono fatte da sette note, ma sono gli artisti che danno poi la melodia, e quella dell’Accademia è la solidarietà». Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats di Bergamo, ha rimarcato «il lavoro positivo di cui hanno avuto modo di beneficiare le strutture ospedaliere bergamasche. Con i colleghi delle Asst stiamo cercando di condividere e individuare le difficoltà maggiori del territorio, per far sì che la positività della beneficenza possa essere orientata sui bisogni più impellenti». «Lo sport è fatto dai grandi campioni e la base: la solidarietà è la base per grandi traguardi», ha commentato Alessandro Vanoi, vicepresidente del Coni Lombardia.
La sintesi l’ha tracciata Alessandro Masera, presidente del consiglio direttivo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo: «Il 2018 è stato un anno particolarmente positivo, speriamo che nel 2019 ci si possa ripetere. Ringrazio a nome dell’Accademia il pubblico, le autorità, gli sponsor. Perché l’Accademia ha successo? Perché ha entusiasmo e passione». Già fissati gli appuntamenti che scandiranno il 2019: tra aprile e maggio, le gare di golf; dal 16 maggio al 7 giugno, al Centro Mongodi di Cividino, il tradizionale torneo di tennis.
Dalle parole alla musica. L’Orchestra Italiana Bagutti, realtà con oltre quarant’anni di storia alle spalle, ha acceso la passione di un Creberg Teatro sold-out, dando vita a uno spettacolo che ha raccontato la storia della musica e internazionale, un mix di emozioni da vivere e ascoltare. Un irresistibile intervento di Andrea Pucci, comico tra i più noti del mondo televisivo, ha inframezzato lo show musicale, regalando risate e verve al pomeriggio spaziando tra i temi dell’attualità. Poi altre entusiasmanti canzoni dell’Orchestra Italiana Bagutti hanno animato un evento capace di unire emozioni, solidarietà e divertimento, nel segno dell’Accademia dello Sport.
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Le famiglie di Amatrice in visita a Sarnico, un’amicizia vera, un binomio che prosegue con l’Accademia

Il legame fra Amatrice e Bergamo non potrebbe essere più saldo. Merito dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà che, sabato 23 febbraio, ha accompagnato una delegazione di cittadini di Amatrice a Sarnico, per far conoscere agli amici laziali il lago d’Iseo. Amici, e non si fa solo per dire: seduti al tavolo del Tennis club sarnicese c’erano infatti le tre famiglie alle quali l’Accademia dello Sport ha donato, dopo il terremoto dell’agosto 2016, tre case dove vivere.

La donazione è avvenuta in tempi record, nel giro di poche settimane dalla terribile scossa che ha completamente distrutto Amatrice. Le tre famiglie hanno potuto abbandonare le tende allestite nelle ore successive all’emergenza per trasferirsi nei moduli abitativi frutto della generosità dei bergamaschi. Generosità che gli amici laziali non hanno dimenticato.

Ne sono una riprova i sorrisi, gli abbracci, la confidenza, l’affetto visibile a tutti coloro presenti sabato a Sarnico. Per Giovanni Licini, alla guida dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, “si tratta di un legame che si rinsalda col tempo, di un’amicizia sincera che si rinnova anno dopo anno”. Per il sindaco di Sarnico Giorgio Bertazzoli e per il suo vice Umberto Bortolotti, entrambi presenti per accogliere i cittadini di Amatrice, “ricevere personalmente i cittadini laziali che hanno dovuto subire le tragiche conseguenze del terremoto è un piacere, un piacere avuto anche nel 2018, quando le famiglie di Sarnico hanno ospitato una quarantina di ragazzi provenienti da Tolentino, in provincia di Macerata”.

Le tre famiglie giunte sul lago d’Iseo da Amatrice – Massimiliano e Samanta, Mario e Paola, ma anche Maurizio e Samanta, tutti con figli a seguito – hanno potuto fare una passeggiata sul lungolago sarnicese, prima di provare i prodotti tipici bergamaschi alla tavola del Tennis club Sarnico: dal salame nostrano alla polenta, passando per i ravioli di casa. Piaceri che hanno condiviso mentre, senza mai perdere il sorriso, ripercorrevano i momenti più duri degli ultimi anni della loro vita.

Dalla perdita della casa e del lavoro ai tentativi, in alcuni casi vani, di estrarre dalle macerie amici, vicini di casa. Dalla forza che li ha uniti all’enorme spirito di solidarietà che è nato spontaneo, fra di loro. Per tutte e tre le famiglie il legame con Bergamo e con l’Accademia dello Sport è stato e continua ad essere il segno di una vera amicizia. “Il primo aiuto – hanno raccontato in coro – non ci è arrivato dallo Stato. Non dalle istituzioni. Il primo vero aiuto, sotto forma di una casa dove vivere, c’è arrivato da Bergamo. Non possiamo dimenticarlo” .

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Accademia dello Sport e Max Blardone, in pista per Amatrice

max blardone con direttivo accademia dello sport

In pista per Amatrice, partendo da Bergamo. La strada è tracciata e ha sullo sfondo un traguardo ambizioso e prezioso: continuare a far del bene per una terra ferita, unendo lo sport al sociale. In un legame ormai profondo, l’ulteriore tassello corre veloce sul manto bianco. Giovedì 1 febbraio, l’affascinante cornice di «Ai Colli di Bergamo Golf» ha ospitato una serata speciale organizzata dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà, in cui Max Blardone – grande protagonista dello sci azzurro tra anni Novanta e Duemila, oggi commentatore Rai – ha presentato il proprio libro autobiografico (Max Blardone. Oggetti, aneddoti e pensieri del nostro campione, Edizioni Press Grafica) e raccontato il progetto che accompagna quelle pagine: un grande impegno benefico, attraverso i proventi del volume, da destinare alle terre del Centro Italia colpite dal sisma. In particolare, Blardone è al lavoro per la realizzazione ad Amatrice di una pista sintetica da sci di 120-150 metri lineari, con due piste laterali dedicate a gommoni e ciambelle: un lato sportivo e uno più dedicato al divertimento, che insieme sapranno attirare turisti e offrire opportunità lavorative – attraverso la gestione dell’impianto e l’indotto – ad alcune famiglie dell’area. Un impegno in cui è coinvolta anche l’Accademia dello Sport, che con Blardone ha un lungo rapporto d’amicizia: la realtà bergamasca si sta prodigando in prima persona per contribuire alla realizzazione del progetto e all’inaugurazione. Tempistiche? Attorno all’autunno.

Lo scorso giovedì, dunque, a Bergamo s’è vissuta una serata già proiettata sul futuro. Una novantina gli ospiti, a partire dal direttivo dell’Accademia e dai rappresentanti della famiglia Radici, da sempre al fianco dello sport – e dello sci in particolare – oltre che storica dinastia imprenditoriale bergamasca. Un legame testimoniato dalla presenza di Angelo e Olga Radici, alla guida dello Sci Club Radici Group, così come da Cristina Radici, che attraverso PLAY Sport Academy permette a circa 850 bambini di divertirsi sulla neve. «Una serata bellissima sotto ogni punto di vista – racconta Max Blardone, lanciato nel grande giro proprio dallo Sci Club Radici, e dunque legatissimo alla terra orobica -. Un ringraziamento all’Accademia dello Sport, perché sta dando lustro al progetto benefico su cui siamo impegnati: ed è un impegno che vale per la vita, non solo per il presente. Tramite lo sport, possiamo rilanciare Amatrice sotto diversi profili e contribuire a ridare serenità e speranza a una terra colpita da un dramma profondo. E già stiamo pensando a ulteriori possibilità legate alla struttura: in collaborazione con la Fisi (la Federazione Italiana Sport Invernali, ndr), si potrebbe magari renderla un centro di rilievo regionale per la formazione di atleti e maestri, un’idea su cui si può lavorare».

Tra un aneddoto e un ricordo, in un clima familiare rinforzato da un piacevole scambio di doni (come una coppia di «arcieri», sculture ideate a partire dalla tipica esultanza di Blardone al traguardo), la serata promossa dall’associazione guidata da Giovanni Licini ha permesso di raccogliere cifre significative che contribuiranno alla realizzazione della pista ad Amatrice: anche grazie a una piccola asta benefica, sono stati raccolti nell’occasione circa 13mila euro. «Blardone è da lungo tempo un caro amico della nostra associazione, è uno di famiglia – sorride Giovanni Licini, anima dell’Accademia -. Con Amatrice ci lega un rapporto profondo, nato immediatamente durante l’emergenza dell’agosto 2016: la pista da sci ideata da Max è un ulteriore progetto a cui diamo il nostro aiuto, certi dell’impatto prezioso che potrà avere su quella terra». Lo sguardo, allora, già inquadra un traguardo pronto a realizzarsi in autunno. Con tante altre sorprese ancora da costruire, con Max Blardone e l’Accademia dello Sport.

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Accademia dello Sport, una serata di festa per chiudere un anno di solidarietà

accademia dello sport festa 2dic17 2

In una serata invernale, con il freddo che ti entra nelle ossa, sabato 2 dicembre il Castello della Marigolda di Curno ha accolto con calore i tanti amici e collaboratori dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo intervenuti per la tradizionale cena che il direttivo organizza per ringraziare tutti quanti abbiano contribuito al successo delle varie iniziative proposte dall’Accademia stessa. Una festa natalizia del volontariato, all’insegna dell’amicizia e della convivialità.

Ottima padrona di casa Damiana Longhi, della «Longhi Banqueting», che ha accolto personalmente tutti gli ospiti, invitandoli nelle sale riscaldate da scoppiettanti focolari, per un ricco aperitivo, prima di accomodarsi tutti insieme a tavola. A Giovanni Licini, anima e mente dell’Accademia, il compito di riassumere le attività del 2017, a partire dal continuo incremento di partecipazione, sia di giocatori che di pubblico, ai tornei di golf e tennis. L’andamento positivo si è concretizzato anche con il maggior numero di amici-sponsor che quest’anno hanno aiutato l’Accademia e le cifre lo stanno a dimostrare. «Per quanto riguarda la solidarietà, ormai cardine consolidato intorno al quale ruota tutta l’attività, sono stati distribuiti nel 2017 un totale di 80mila euro alle varie associazioni destinatarie – ha spiegato Licini -. Quest’anno sono state aiutate l’Aipd (Associazione Italiana Persone Down) per il progetto «Lavoratori in corso», l’Associazione Cure Palliative dell’Hospice di Bergamo-Borgo Palazzo coordinato dal dottor Arnaldo Minetti per la loro importante e insostituibile attività, l’Associazione Aiuto per il neonato per l’acquisto di attrezzatura diagnostica non invasiva e l’Associazione Alpini Celadina per l’acquisto di una tenda pneumatica di pronto intervento».

E la solidarietà non è rivolta solo ad associazioni del territorio, ma viene anche estesa agli amici di Amatrice, così duramente colpiti dal terremoto: «Quest’estate, in collaborazione economica con la Provincia di Bolzano e il Comune di Monguelfo – ha ricordato Licini -, quindici famiglie sono state ospitate per una settimana in Alta Val Pusteria, cementando un legame già stretto dopo la donazione di tre casette e un intenso weekend in terra orobica lo scorso marzo». E non è finita qui: l’anno non è ancora finito e già si pensa al prossimo. «Come consuetudine si è sempre organizzata, al teatro Creberg di Bergamo, una serata di solidarietà e musica con l’intervento delle associazioni destinatarie degli aiuti. Si è però pensato, per l’anno prossimo, di spostarci per una volta ad Amatrice – ha svelato Licini, programmando un ricco weekend dal 20 al 22 aprile 2018». In quell’occasione, con la musica e l’allegria dell’Orchestra Bagutti e di tanti altri ospiti, verrà inaugurato il campo di calcio offerto dalla Lega Serie A e illuminato grazie all’intervento economico dell’Atalanta, che fornirà l’impianto luci in collaborazione della società «Gewiss»; verrà inoltre organizzata una partita di calcio il sabato pomeriggio a cui parteciperanno rappresentanti dell’Accademia, degli sponsor, della Curva Nord e di altre realtà, contro una formazione di Amatrice. Nella stessa giornata, grazie al contributo economico del campione di sci Max Blardone, che devolverà tutto l’incasso del suo libro al progetto, verrà inaugurato un nuovo impianto sciistico in materiale sintetico e un’analoga pista per gommoni, il tutto completo di un tapis roulant per la risalita persone. E anche per questa inaugurazione è stato previsto un evento dimostrativo nel quale si esibiranno campioni di oggi e di ieri dello sci nazionale ed internazionale. Saranno tre giornate intense scandite dallo slogan «Bergamo con l’Accademia ad Amatrice per farla rivivere».

Ad Amatrice non si arriverà solo in pullman, grazie alla fattiva collaborazione dell’agenzia Ovet di Bergamo: si sta infatti organizzando anche una staffetta podistica che porterà dei corridori da Bergamo ad Amatrice in sette giorni, così come si pensa ad una staffetta in bici in tre-quattro giorni. Giovanni Licini ha continuato presentando l’attività 2018 con la solidarietà sempre al primo posto. «Sono già state individuate tre associazioni a cui destinare i contributi che verranno raccolti durante l’anno. Una di queste è l’Associazione Solidarietà in oncologia San Marco e San Pietro, presieduta da Miro Radici, uomo che ha fatto la storia dell’imprenditoria bergamasca e che è impegnato da anni anche nel mondo del sociale e della solidarietà, affiancato alla vicepresidenza dal professor Andrea D’Alessio, affermato professionista del territorio. Questa associazione si è distinta per il grande spirito di volontà e coraggio nell’aiutare gli ammalati oncologici, ma soprattutto per la visione futuristica a favore della ricerca, che è la base di ogni possibile rimedio nell’affrontare la sfida contro il cancro. Il secondo progetto che l’Accademia finanzierà nel 2018 sarà a favore del reparto di Riabilitazione specialistica diretto del prof. Guido Molinero, facente capo all’Asst Papa Giovanni XXIII, per realizzare una struttura che permetta a persone invalidate a seguito di incidenti stradali o altro di allenarsi nell’affrontare ostacoli che quotidianamente si presentano nella loro deambulazione sulla sedia a rotelle, il tutto sostenendo l’Associazione Disabili Bergamaschi presieduta da Claudio Tombolini. Un altro contributo verrà dato ancora all’Associazione Aiuto per il neonato, che opera anche presso la Patologia neonatale dell’Asst Papa Giovanni diretta dalla dottoressa Giovanna Mangili».

Il pensiero corre già anche al Golden Vip 2018, il premio dedicato all’imprenditoria: nel 2018 sarà assegnato a Olivo Foglieni, noto imprenditore bergamasco, vicino all’Accademia da tanti anni, «che sta dando con il suo lavoro, con la sua professionalità e con la sua lungimiranza un importante contributo alla ricerca per la sostenibilità energetica, futuro dell’umanità», ha proseguito Licini; nei prossimi mesi, saranno definiti il Golden Vip per la ricerca scientifica «Fondazione Credito Bergamasco» e il Vip d’onore «Gianni e Luciana Radici». A conclusione della serata Giovanni Licini ha ringraziato tutti i presenti ed in modo particolare l’onorevole Elena Carnevali per il grande lavoro fatto nella stesura della legge «Dopo di noi» approvata dal Parlamento nel corrente anno, che va ad aiutare tantissime famiglie e tantissime persone in situazioni di difficoltà assistenziali soprattutto future; presente anche Alberto Ribolla, che da anni si prodiga per candidare l’Associazione quale realtà benemerita del Comune di Bergamo. Una fetta di panettone ha chiuso la serata, con l’augurio di un anno ricco di tanta serenità e salute oltre a tanta solidarietà. Il marchio di fabbrica che da sempre distingue l’Accademia, anche per il 2018.

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Accademia, il 2017 dello sport si chiude pianificando il futuro: «L’anno prossimo saremo ad Amatrice»

Una festa di sport per chiudere un percorso, un impegno straordinario per accompagnare i prossimi passi. Si è svolta ieri, presso «Ai Colli di Bergamo Golf», la «Louisiana della solidarietà», l’appuntamento golfistico che ha concluso la stagione sul prato verde dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo. Buonissima la partecipazione nonostante le previsioni meteo non fossero eccellenti: invece il cielo ha retto, la pioggia non s’è manifestata, e sui campi dell’impianto cittadino si sono alternati tanti appassionati, provenienti dal mondo dello sport, dell’imprenditoria, della società civile.
«È stata un’altra bella domenica di sport, sempre nel segno dell’impegno per la beneficenza, con la lotteria il cui ricavato ha contribuito a sostenere i tanti progetti per cui siamo impegnati», commenta Giovanni Licini, «anima» dell’associazione. Chiusa la stagione sportiva 2017, il lavoro dell’Accademia certo non si ferma. Anzi, le basi per un 2018 ancora di crescita sono già state poste: «Se quest’anno Amatrice è venuta a trovarci a Bergamo, con la presenza durante la nostra serata benefica del 3 marzo e nei giorni immediatamente successivi, ora saremo noi a recarci dai nostri amici nella loro terra d’origine – premette Licini -. Abbiamo infatti deciso di organizzare nel 2018 un evento proprio ad Amatrice, per rinnovare l’amicizia speciale nata e coltivata dopo il tragico terremoto dell’agosto 2016. Stiamo già lavorando per organizzare un concerto benefico al palazzetto dello sport di Amatrice, da poco ristrutturato: sappiamo già di contare sull’Orchestra Bagutti, amici di lunga data della nostra associazione, e stiamo cercando di coinvolgere anche altri artisti di livello. Non solo: saremo presenti anche all’inaugurazione del nuovo campo sportivo di Amatrice donato dalla Lega Calcio, col contributo di Atalanta per l’impianto di illuminazione. E anche in quell’occasione vorremmo dare un nostro segno concreto di vicinanza». L’ennesimo, in un gemellaggio ormai consolidato con forza. Nel 2018, l’abbraccio di Bergamo ad Amatrice sarà ancora più forte.

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Maltempo in Alto Adige, la vicinanza dell’Accademia dello Sport e delle famiglie di Amatrice

Nei momenti più difficili, ogni gesto è prezioso. Piccolo o grande. In questi giorni più che mai, il nostro caloroso affetto è per la popolazione dell’Alto Adige, di Braies in particolare, per i gravissimi danni che il maltempo ha causato nel fine settimana. Certi che questa terra laboriosa saprà rialzarsi immediatamente, l’Accademia dello Sport per la Solidarietà si unisce in un forte abbraccio, in particolare a Eddy del ristorante Dolomiten, sede di tanti splendidi momenti conviviali. Una vicinanza che giunge anche dalle famiglie di Amatrice che proprio in quei luoghi hanno potuto trascorrere, a fine giugno, una settimana di gioia dopo tanti mesi di difficoltà.

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Accademia, il racconto una settimana d’affetto con Amatrice a Monguelfo

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Una settimana che è volata via nel segno dell’intensità, ma pure con l’impronta della leggerezza. Perché è stata una settimana in amicizia, tra sentimenti profondi, emozioni forti, svaghi preziosi. L’Accademia dello Sport di Bergamo ha stretto nuovamente il proprio legame con Amatrice, promuovendo e vivendo una settimana a Monguelfo che ha donato gioia e rilassamento a quindici famiglie del centro più colpito dal terremoto dello scorso 24 agosto. Sette giorni nel cuore della Val Pusteria, con tante escursioni tra le meraviglie che costellano questo angolo d’Italia, ma anche l’occasione per portare avanti la missione della solidarietà. «E’ stato un impegno gravoso dal punto di vista organizzativo, ma ricambiato abbondantemente dalla consapevolezza di aver dato un ulteriore aiuto a queste persone – è la riflessione di Giovanni Licini, trascinatore dell’Accademia -. Mi rimangono nel cuore alcune frasi: “Per una settimana non abbiamo pensato ai nostri problemi”, è stato il pensiero ricorrente di queste famiglie. Amatrice è ancora in alto mare, dopo dieci mesi non è cambiato nulla, questa è la loro testimonianza: le macerie sono ancora lì, e questo è un grande rammarico. E poi c’è il problema del lavoro, la base per costruire un futuro. Non c’è sinergia e coordinamento tra le varie istituzioni».
Durante la scorsa settimana, la testimonianza delle autorità locali non è invece mancata, grazie alla presenza – tra gli altri – di Albin Schwingshackl, sindaco di Monguelfo, Friedrich Mittermair, sindaco di Braies, Georg Sonnerer, presidente degli albergatori di Monguelfo, Piergiorgio Baruchello, presidente del Tennis Club Monguelfo. Una sinergia profonda, ormai rodata, che ha permesso anche alle famiglie di Amatrice di visitare un’azienda del territorio specializzata nella costruzione di abitazioni in legno ad alta tecnologia antisismica. Tante le escursioni e i momenti conviviali: il lago di Braies, San Candido, il rifugio Walde Alm, Val Fiscalina e l’amatricianata – ospitata al Tennis Club Monguelfo – con gli ingredienti giunti direttamente da Amatrice
«Nel Centro Italia la terra ha tremato ancora, proprio nei giorni di questa vacanza: “Il mostro sta tornando”, è il testo di un sms inviato lo scorso weekend – prosegue Licini -. In questa settimana abbiamo ascoltato il racconto della notte del 24 agosto: la terra che tremava per minuti interminabili, fino a sollevarsi di oltre due metri. Come Accademia abbiamo fatto qualcosa di importante portando in quell’area le prime case mobili per tre famiglie, arrivate già a metà settembre. E da tre famiglie ora il nostro legame è ancora più ampio, perché in questa settimana ne abbiamo ospitate quindici, soprattutto giovani coppie con figli. Da loro abbiamo raccolto esperienze di umanità straordinarie. Abbiamo ascoltato le loro angosce, ci siamo lasciati tutti con le lacrime negli occhi, loro e noi. Un grazie grande va a tutte le istituzioni locali: i Comuni di Monguelfo e Braies, la Provincia di Bolzano, la Pro Loco e l’Associazione degli albergatori di Monguelfo. E poi un grandissimo grazie va al Tennis Club di Monguelfo e al suo presidente Piergiorgio Baruchello per il grande impegno profuso, come dimostrato in particolare nella serata dell’”amatricianata”. E anche la risposta del territorio della Val Pusteria è stata importante». Come l’aiuto dell’Accademia, che non si ferma mai. Anzi si fa sempre più grande. Oltre a Bergamo, rinsaldando e allargando un legame prezioso, quello con Amatrice.

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Accademia dello Sport, a Monguelfo l’«amatricianata» per suggellare una settimana d’affetto

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Da Amatrice hanno fatto arrivare tutti gli ingredienti, genuini e gustosi, per dar vita un momento conviviale unico. Nella settimana che volge al termine, quella organizzata a Monguelfo dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo per quindici famiglie del centro più colpito dal tragico sisma dello scorso agosto, c’è spazio per altre emozioni, tra i sentieri e la tavola. Ieri, una «amatricianata» per tutti (ospitata al Tennis Club di Monguelfo, gemellato con l’Accademia) con le prelibatezze giunte direttamente dal Reatino ha «rinvigorito» tutta la «truppa» dell’Accademia, rendendo ancora più forte un legame coltivato con affetto in questi mesi difficili.
Durante il soggiorno in Val Pusteria, non sono mancate le escursioni tra i gioielli della Val Pusteria: il lago di Braies, San Candido, il rifugio Walde Alm, la Val Fiscalina. Domenica 25 giugno, invece, la presentazione della settimana alla presenza di tante autorità ha portato alle famiglie di Amatrice l’abbraccio di Albin Schwingshackl, sindaco di Monguelfo, Friedrich Mittermair, sindaco di Braies, Georg Sonnerer, presidente degli albergatori di Monguelfo, Piergiorgio Baruchello, presidente del Tennis Club Monguelfo: da tutti, parole importanti a rimarcare il prezioso legame che si sta creando, fondamentale per regalare un pizzico di serenità dopo tanta sofferenza. Da parte delle famiglie di Amatrice, il grazie è arrivato per voce di Maurizio Guerrini.
«Tutto è nato dall’iniziativa che abbiamo avviato già con Carpi – spiega Giovanni Licini -. Lo scorso 24 agosto ero qui in vacanza, e subito abbiamo cercato di avviare la nostra attività di aiuto come l’Accademia: il 20 settembre avevamo già fatto arrivare ad Amatrice tra case mobili, siamo stati i primi. Oggi questo legame prosegue anche grazie al supporto di queste realtà, dal Comune di Monguelfo e quello di Braies, alle associazioni degli albergatori e alla Provincia di Bolzano. È una settimana di spensieratezza, ma è anche un’occasione che può creare nuove opportunità. In questi giorni infatti incontreremo delle aziende della zona che producono abitazioni in legno: parleranno con la popolazione di Amatrice, perché queste tecnologie sono le migliori in materia di edilizia antisismica. Il terremoto è un trauma ancora forte, ma è anche con questi piccoli gesti che la vita può ripartire».

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Bergamo, Amatrice e Monguelfo. Un legame nel segno dell’Accademia

monguelfo

Una settimana per sorridere, per rilassarsi, per ritrovare preziosa serenità dopo mesi difficilissimi. Il legame tra Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo e Amatrice si fa sempre più profondo, allacciandosi nuovamente per aprire opportunità preziose. Dal 25 giugno al 1° luglio, quindici famiglie di Amatrice, il centro più colpito dal tragico terremoto dello scorso agosto, saranno accolte per una settimana di ferie a Monguelfo, splendido gioiello della Val Pusteria, in Alto Adige.
Un’iniziativa frutto di mesi di lavoro, di contatti, di impegno da parte dell’associazione guidata da Giovanni Licini e dalle autorità e istituzioni del posto, dal Comune di Monguelfo alla provincia di Bolzano fino all’Associazione Turistica e alla Pro Loco di Monguelfo. «È un piccolo regalo per aiutare quella terra e quella gente, per poter consentire di affievolire, almeno per poco, la fatica sofferta dopo il terremoto», avevano spiegato Pichler Ansi, in rappresentanza della Provincia di Bolzano, e Albin Schwingshackl, sindaco di Monguelfo, durante il galà conclusivo del Tennis 2017, ospiti dell’Accademia.
Dal 25 giugno, le famiglie di Amatrice potranno passare momenti di rilassamento, ma anche conoscere le meraviglie di luoghi stupendi, immersi nella natura: nel programma del soggiorno, ci sarà spazio per una gira a Prato Piazza con passeggiata al Monte Specie, patrimonio dell’Unesco, per la visita al lago di Braies, al Plan de Corones, alle Tre Cime di Lavaredo. E poi, nello spirito dell’Accademia, spazio anche allo sport, ai momenti conviviali, ai sorrisi e alle emozioni. Da Bergamo ad Amatrice, l’abbraccio solidale non si ferma. Anzi si allarga, fino a Monguelfo.

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Tennis 2017, la «ciliegina» del galà finale tra sport, solidarietà e Golden Vip

Tennis 2017 Gala - sofia goggia, antonio percassi, giovanni licini, alessandro rambaldi, andrea monti

Le emozioni, lo sport, la solidarietà. Tre ingredienti vincenti che si confermano tali, tre parole per racchiudere una serata magica. Elegante ma all’insegna dell’amicizia, intensa ma anche frizzante. Si è chiuso ieri sera, nei locali della Fiera di Bergamo appositamente adibiti, il Tennis 2017, la kermesse organizzata dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo, che dal 19 maggio all’8 giugno ha portato centinaia di personalità dello sport, dello spettacolo, dell’imprenditoria, della società civile sui campi del Centro «Mario Mongodi» di Cividino: 468 partite disputate per un totale di 648 ore di gioco sono la fotografia nitida di un impegno straordinario, quello dell’Accademia e di Giovanni Licini per coordinare una macchina perfetta. Ma sulla terra rossa si è giocato soprattutto per la solidarietà, perché «l’emozione di donare non si ferma mai. Lo abbiamo capito in questi quattordici anni che si sono tradotti nel milione e centocinquantamila euro donato a tante associazioni bergamasche», ha sottolineato Giovanni Licini, «anima» dell’Accademia dello Sport, nel discorso che ha aperto la serata, di fronte ai quasi seicento ospiti della serata di gala. «Sono numeri straordinari che in pochi hanno e che ci permettono di onorare al meglio figure che sono state l’emblema di Bergamo e dei suoi valori nello sport e nel mondo professionale: Achille e Cesare Bortolotti, Giacinto Facchetti, Elio Lodovici, Franco Morotti – ha proseguito Licini -. Il lavoro che ci aspetta annualmente è oneroso e improbo, ma serate come queste ci danno la carica per proseguire e fare ancora meglio. Devo ringraziare in primo luogo tutti i volontari che nell’ombra permettono la realizzazione delle nostre attività. Così come determinanti sono i nostri sostenitori, gli sponsor, che ci sono sempre vicini nonostante le difficoltà dei tempi. Sono questi sforzi quotidiani, grandi e piccoli, a permetterci di continuare nel nostro impegno, anche perché Bergamo e la sua gente sono il terreno fertile su cui seminare i nostri germogli di solidarietà. Con la nostra terra, con la nostra gente e col vostro aiuto raggiungeremo nuovi traguardi».
Saranno tre le associazioni destinatarie dei fondi raccolti dall’Accademia nel 2017: l’Associazione Italiana Persone Down di Bergamo, l’Associazione Cure Palliative di Bergamo, l’Associazione Aiuto al Neonato che opera presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. In apertura, un ricordo commosso del maestro Trento Longaretti, per anni al fianco dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà.

I vincitori delle competizioni
La serata, condotta da Marco Bucarelli e Laura Ghislandi, è stata anche l’occasione per premiare i vincitori delle competizioni sportive promosse dall’associazione nel golf – che ha aperto la stagione «agonistica» dell’Accademia – e nel tennis, con i trofei «conquistati» a Cividino.
Per il golf, riconoscimenti a Gianangelo Cattaneo, Bruno Gregis, Alessandro Ghilardi, Matteo Arizzi, Aldo Maffeis, Danilo Arizzi.
Poi, spazio alle «racchette d’oro». Nella competizione a squadre (3a Coppa Accademia dello Sport), trionfo per il team capitanato da Antonio Viscardi e composto da Paolo Acerbis, Paolo Agnelli, Claudio Bianchi Cassina, Nathalia De Sousa Santos, Marino Magrin, Paolo Occhipinti, Gianpaolo Rossi, Damiano Zenoni. Ad «accompagnare» il trofeo, le parole di Giovanni Pirovano, vicepresidente «Mediolanum», main sponsor del torneo: «Un’iniziativa che abbiamo accolto positivamente, perché ha rafforzato il legame tra la nostra banca e il territorio bergamasco». Nel doppio misto (8a Coppa Elio Lodovici), successo per Rosella Librizzi e Andrea Schillaci; nel singolare maschile B (4° Torneo Franco Morotti), vittoria per Luca Marconi. Il singolare maschile A (11° Trofeo Giacinto Facchetti) è invece appannaggio di Damiano Zenoni, mentre Amedeo Amadeo e Oscar Magoni si sono invece imposti nel doppio maschile (26° Trofeo Achille e Cesare Bortolotti).

Amatrice, un legame che prosegue
La serata di gala dell’Accademia è stata anche l’occasione per presentare un nuovo impegno a favore della popolazione di Amatrice colpita dal tragico sisma di agosto, un legame ormai indissolubile per l’Accademia. Che non solo agisce in prima persona, come per l’invio pressoché immediato delle tre casette all’indomani del terremoto, ma si fa anche «scintilla che alimenta altra solidarietà», ha sottolineato Licini. È il caso dell’iniziativa promossa dalla provincia di Bolzano e dal Comune di Monguelfo, che tra giugno e luglio ospiteranno circa quindici famiglie di Amatrice per poter dar loro un pizzico di prezioso sollievo dopo mesi durissimi. «È un piccolo regalo per aiutare quella terra e quella gente, per poter consentire di affievolire, almeno per poco, la fatica sofferta dopo il terremoto», hanno spiegato. Pichler Ansi, in rappresentanza della Provincia di Bolzano, e Albin Schwingshackl, sindaco di Monguelfo. Via video è poi arrivato il commosso messaggio di Sergio Pirozzi, il combattivo primo cittadino di Amatrice, ormai amico profondo dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo: sciarpa dell’Atalanta al collo («Grazie alla società per l’impegno nella ricostruzione del campo sportivo»), le parole di Pirozzi hanno commosso ed emozionato nuovamente la platea.

L’abbraccio delle istituzioni
Sul palco anche i rappresentanti bergamaschi nelle istituzioni regionali e nazionali. «Qui si vede il grande cuore di Bergamo, una comunità che della solidarietà ha fatto un valore importante, esportandola anche fuori dai confini del nostro territorio», è la riflessione del senatore Giacomo Stucchi, presidente del Copasir. Per Oreste Perri, presidente del Coni lombardo, «il ringraziamento va a Giovanni Licini e a tutta l’Accademia: quello tra sport e solidarietà è un binomio vincente. Grazie ai tanti volontari, qui si regalano sorrisi a chi soffre: il regalo più bello». «Essere qui vuol dire celebrare il frutto del lavoro dei bergamaschi – le parole di Claudia Terzi, assessore regionale all’Ambiente -. Bergamo è capitale della solidarietà e del volontariato». «La solidarietà nella salute è fondamentale – la riflessione di Francesco Locati, direttore generale dell’Asst Bergamo Est -. E questo è un esempio straordinario di generosità». Questo «è il segno di un impegno, quello dell’Accademia, che per tutti noi è ormai un esempio», ha aggiunto il deputato Giovanni Sanga. «Molti processi innovativi sono resi possibili da queste testimonianze di generosità – il commento della deputata Elena Carnevali -. Sono certa che l’Accademia continuerà a crescere». Monsignor Giulio Della Vite, segretario generale della Curia, ha scelto la citazione di papa Giovanni XXIII: «Tutti sono capaci di fare il bene, in pochi sono capaci di farlo bene. Questo è un esempio virtuoso». Da Alessandro Sorte, assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità, ringraziamenti e annunci: «I cantieri per la fermata ferroviaria all’ospedale di Bergamo partiranno tra dicembre e gennaio; le ruspe della variante di Zogno inizieranno a lavorare attorno a gennaio». Nelle parole di Alessandro Masera, presidente dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, c’è «il grazie a chi ha reso possibile queste tre settimane di solidarietà, amicizia e divertimento. A Giovanni ora auguro un po’ di riposo (sorride, ndr) dopo questo sforzo immane».

Rambaldi, Percassi, Goggia. L’emozione dei Golden Vip
Il clou finale è riservato ai Golden Vip, i riconoscimenti che annualmente l’associazione guidata da Giovanni Licini assegna a personalità di rilievo nazionale nei campi dell’imprenditoria, dello sport e della medicina. Per il «Golden Vip alla ricerca scientifica», il 2017 celebra la figura del professor Alessandro Rambaldi, direttore dell’Unità di Ematologia dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, luminare della disciplina riconosciuto a livello mondiale. Introdotto dalle parole di elogio di Andrea Biondi, ordinario di pediatria all’Università «Bicocca» di Milano, di Carlo Nicora, direttore generale dell’ospedale Papa Giovanni («Trovare oggi i farmaci di domani: questo è il senso dell’impegno nella ricerca») e Angelo Piazzoli, segretario generale della Fondazione Credito Bergamasco («Sono un grande ammiratore del professor Rambaldi, è un’emozione conferire a lui questo premio»), Rambaldi ha ripercorso, tramite un’intervista video, la sua carriera professionale. Una vita all’insegna della ricerca, dell’aiuto per gli altri, dell’eccellenza.
Per Antonio Percassi, «Golden Vip 2017», la festa è stata doppia nel giorno del suo sessantaquattresimo compleanno. A introdurre il premio a Percassi, imprenditore di successo e presidente dell’Atalanta dei record, le parole di Andrea Monti, direttore de La Gazzetta dello Sport: «Grazie a Bergamo, le novità dell’anno sportivo sono state l’Atalanta, anche per merito dello straordinario carisma di Antonio Percassi, e Sofia Goggia, testimonianza di applicazione, talento, voglia di vincere. E poi penso anche alla straordinaria tappa del Giro d’Italia arrivata a Bergamo. Questa terra è esempio assoluto di come lo sport sia fattore di educazione, senso di appartenenza, inclusione sociale». Tre premi e candeline, con la torta offerta dall’Accademia, Antonio Percassi ha svelato i suoi «segreti»: «Io sono un grande tifoso, potrei fare disastri (sorride, ndr): per fortuna c’è mio figlio Luca che mi tiene fermo e mi dà consigli. La forza è nella nostra famiglia, che cerca sempre il giusto equilibrio. Quando entrai nel settore giovanile dell’Atalanta, da ragazzo, ricevetti il più grande insegnamento: alla base di tutto c’è l’educazione, il rispetto per gli altri, il comportamento».
A Sofia Goggia, infine, il «Vip d’onore alla memoria di Gianni e Luciana Radici», consegnato da Cristina e Mariella Radici («Queste sono occasioni preziose, perché rivive l’insegnamento solidale di nonna Luciana»). «Sono contentissima della mia stagione, veramente sorprendente – ha raccontato Sofia Goggia -. Mi aspettavo buoni risultati, qualche podio, magari una vittoria, ma non questi livelli. Ora mi sto allenando per la nuova stagione, concentrandomi per il momento sulla parte atletica. Da settembre sarà in Argentina, poi da ottobre ci sarà il via di una stagione che si concluderà il 20 marzo».

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