News

BELLINI, MUTTI, PILLON: IL VIP SALUTA SVENTOLANDO LE BANDIERE DEL CUORE

Numeri e cuore, tutto il senso del Vip sventola le sue bandiere nelle serata del sipario calante e dell’arrivederci su altre vette. “E’ stata un’edizione straordinariamente partecipata”, aveva acceso la fiammella Simona Befani, madrina della serata di gala alla Fiera, l’ultima dell’edizione 2010, e il patron Giovanni Licini ha raccolto l’assist. “Tre settimane di sole, 12mila ospiti, 3500 accessi al nostro sito, quasi 400 giocatori”, ma il piatto forte, il motore e il fine, “resta la consegna della solidarietà a novembre”. Come a dire, è sempre il cuore il numero che conta anche se nella serata di gala alla Fiera si contano 520 persone. Ci sono la politica e le istituzioni, dall’assessore allo Sport della Regione Lombardia, Monica Rizzi, al sindaco di Bergamo Franco Tentorio passando per l’assessore regionale all’Urbanistica Daniele Belotti, il consigliere regionale Carlo Saffiotti e  l’onorevole Giorgio Jannone, gli assessori provinciali Alessandro Cottini (Sport) e Giorgio Bonassoli (Turismo), il vicesindaco di Bergamo Gianfranco Ceci e il presidente provinciale del Coni Valerio Bettoni. C’è l’imprenditoria che continua a scommettere sul Vip (“Saremo qui anche l’anno prossimo”, è l’annuncio-conferma di Angelo Piazzoli, segretario generale del Credito Bergamasco”), ci sono gli incoronati e i battuti di tre settimane di tennistico rodeo. Ci sono alte le bandiere del cuore, quasi un monito a non dimenticare le origini e il senso del Vip. Sono Gianpaolo Bellini, la bandiera dell’identità atalantina (“L’Atalanta è la mia famiglia, lasciarla sarebbe traumatico”); Lino Mutti, la bandiera della speranza (“Lo rifarei ancora”); Bepi Pillon, la bandiera del cuore. Il Vip lo ha messo in cima al pennone, assegnandogli il premio Fair Play, l’applausometro della Fiera lo incorona quando in video ripassa il famoso “ordine” impartito al suo Ascoli, andato in gol con un avversario a terra. Fermatevi, disse Pillon, e fate segnare gli avversari anche a costo di perdere la partita. “Ma ci sono regole morali più forti di quelle scritte”, dice Pillon ripassando la palla al cuore morale del Vip.

Sfumature e nuovi sogni. C’è il fioretto in fiore di Arianna Errigo, c’è un pezzo di Atalanta da incorniciare e ha la perenne voglia di gol di Maurizio Ganz; c’è un pezzo di Atalanta da ritrovare e scherzando ma non troppo l’assessore-tifoso Daniele Belotti invoca “la Champions in tre anni” sotto gli occhi di Isidoro Fratus. C’è soprattutto da far sventolare la speranza degli Amici dell’Oncologia della Val Seriana e della Val Cavallina e dei ragazzi del Wheelchair Tennis: per loro il Vip è ripartito dal campo base q quota 500mila euro; per il loro sorriso la speranza è arrivare una vetta più su, e per questo nello  zaino del cuore ci sono anche la maglie autografate di Eto’o e Sneijder all’asta con le opere di Longaretti e Donizetti.

Tutto fa cuore. Il sipario si chiude sulla voce ammaliante di Fiordaliso ma in cordata verso altre vette resta l’eco delle parole del presidente dell’Accademia del Tennis Alessandro Masera. “Abbiamo fatto incursione nel golf e la risposta è stata confortante. La valuteremo”. Il Vip ha una picozza in più, la scalata della solidarietà non ha confini. Ed è già ripartita, perla vetta del 2011.

 

VINCITORI 2010

Singolare maschile, 4° Trofeo Giacinto Facchetti: Riccardo Maspero

Doppio maschile, 19° Trofeo Achille e Cesare Bortolotti: Oscar Damiani-Gedeone Carmignani

Doppio misto, Coppa Elio Lodovici: Cristina Casini e Paolo Agnelli

Singolare B, Coppa Le Due Torri Shopping Center: Alberto Ghisleni

PREMIATI 2010

Premio Vip d’onore “Gianni Radici”: Pietro Piller Cottrer

Golden VIP: Gianpaolo Bellini, Maurizio Ganz, Gianluigi Viscardi

Premio Fair Play dell’Accademia del Tennis: Bepi Pillon

Premio speciale: Lino Mutti e Arianna Errigo

Read more

MASPERO, POI DAMIANI-CARMIGNANI: IL VIP DELLE STELLE CALA IL SIPARIO

Sipario a Cividino, ma l’ultima notte è stata la notte delle conferme e delle stelle brillanti. Quella di Riccardo Maspero scintillava emozione a finale del singolo conclusa, dopo aver rifilato due set a Carlo Pellegatti e aver vinto la sfida della pazienza. Velenoso come già in semifinale contro Luca Chiesa, Pellegatti subisce per un’ora il fantasioso talento del trequartista e rema da fondocampo come il più spagnolo degli spagnoli. Ma all’alba del secondo set Maspero cade nella tela del diabolico Pellegatti, soffre e sbuffa, corre a vuoto e sembra groggy. Pellegatti lo fa rossonero e va 5-4, ma Maspero ha un sussulto, ritrova il dribbling e si mette in tasca il 4° Trofeo Giacinto Facchetti. Ricorrenze? “Felici: ho giocato la prima finale al Vip con Guarneri contro Giacinto e Ferri, è bello festeggiare questa vittoria nel suo ricordo”. Lascerà l’anno prossimo Maspero? “No, raddoppio, nel senso che ora mi preparerò per vincere il doppio”. Si erano preparati a puntino anche Luca Chiesa e il dottore Amedeo Amadeo, già velenoso antidoto alla coppia Ganz&Ganz in semifinale e prima “fatali” a Magoni e Lodovici. Curriculum alla mano, l’irresistibile ascesa della più outsider delle coppie aveva stuzzicato i “bookmakers” e ‘sta a vedere che il Vip chiude col botto. Ma Oscar e Gedeone, Damiani e Carmignani, campioni in carica, erano troppo navigati e troppo cannibali per restare a bocca asciutta. Tanto per far capire da che parte tirava il vento, il titolato duo partiva a razzo, chiudendo il primo set 6-2 e poi trionfava in carrozza nonostante il finale con giallo, un gancio della rete malandrino che si staccava sul match-point. Un’ impasse durata un battito di ciglia, poi Carmignani e Damiani mettevano il sigillo sul quinto successo al Vip e oplà la festa passava dal campo al palco. Il sound di Franco Bagutti, l’umorismo lunare di Carlo Bianchessi, il ritmo brasileiro di Ipanema Show e l’asta rossonerazzurra delle maglie Champions di Milito, Borriello, Ambrosini e Pirlo. Uno spettacolo per milleduecento persone, poi il sipario. Cividino saluta e passa il testimone alla cena di gala della Fiera, domani sera, cullata dalla voce di Fiordaliso. La speranza è che la staffetta del cuore si regali un trionfo senza precedenti piantando la bandiera della solidarietà molto più vicino alle nuvole.

 

RISULTATI

Singolare A – Finale

Maspero-Carlo Pellegatti 6-1, 7-5

Doppio – Finale

Oscar Damiani-Gedeone Carmignani / Luca Chiesa-Amedeo Amadeo 6-2, 6-0

VINCITORI 2010

Singolare maschile, 4° Trofeo Giacinto Facchetti: Riccardo Maspero

Doppio maschile, 19° Trofeo Achille e Cesare Bortolotti: Oscar Damiani-Gedeone Carmignani

Doppio misto, Coppa Elio Lodovici: Cristina Casini e Paolo Agnelli

Singolare B, Coppa Le Due Torri Shopping Center: Alberto Ghisleni

Read more

AGNELLI BATTE IL TABU’ E DIVENTA LEONE, MASPERO INFILA MASTROPASQUA

Clamoroso a Cividino: il Vip incorona Cristina Casini e Paolo Agnelli, è loro la prima Coppa Elio Lodovici, il tabù è infranto, la maledizione presa a pallate. Casini e Agnelli si pappano il doppio misto che aveva assunto ormai i contorni di una sindrome, come i rigori dell’Italia calcistica prima di Berlino, come la Coppa Campioni dell’Inter prima della noche di Madrid. “Vip 2010, Paolo Agnelli vince e stringe la mano alla Casini”, recita la maglia preparata per l’occasione da Agnelli e più di una vittoria è un trionfo, un’abbuffata feroce almeno quanto l’omerica attesa. “Noi benissimo, ma i nostri avversari non sono mai entrati in partita”, ammetteva a trionfo in pentola Cristina Casini e in effetti più di una finale si è trattato di una mattanza: 6-0, 6-0 in meno di un’ora e solo briciole per Ornella Fongaro e Stefano Ciorba, decisamente brillanti fino al rendez-vous decisivo. “L’anno prossimo raddoppiamo”, lanciava il guanto di sfida l’implacabile Casini giusto un paio d’ore dopo l’ennesima punizione tennistica rifilata da Riccardo Maspero nel “sette” di Giorgio Mastropasqua. Una foglia morta avvelenata, piazzata melliflua alla fine del secondo set quando mister Mastropasqua aveva cambiato tattica, facendosi più aggressivo. Avanti 6-3 e 4-2, Maspero sbagliava un paio di rigori facendosi acciuffare sul 5-5. Ma al dunque, un principio di braccino tradiva Mastropasqua e Maspero piazzava la stoccate conquistando la finale del singolare A. “Contro Pellegatti? Conto sul tifo del Vip non milanista”, sorrideva il talentuoso Riccardo, prima di addensare nubi sul suo futuro al San Paolo d’Argon. “Sceglierò chi crede in me e non alla carta d’identità”. Quella, paradossalmente, potrebbe essere la forza dell’Italia mondiale, “perchè sarà la vecchia guardia a fare la differenza”. La differenza l’ha fatta Alberto Ghisleni, vincitore in singolare B della prima Coppa Le Due Torri Shopping Center battendo in finale Silvano De Rui, ma nella notte dei tabù infranti la sorpresa è in coda. Ganz&Ganz, Ettore e Maurizio, favoritissimi, si facevano ammaliare da Luca Chiesa e dal dottor Amedeo Amadeo, coppia già velenosa per Magoni e Lodovici. Carmignani e Damiani sono pazienti avvisati.

 

RISULTATI

Singolare A – Semifinale

Riccardo Maspero-Giorgio Mastropasqua 6-3, 7-5

Singolare B – Finale

Alberto Ghisleni-Silvano De Rui 9-3

Doppio maschile – Semifinale

Luca Chiesa-Amedeo Amadeo / Ettore Ganz- Maurizio Ganz 6-3, 6-2

Doppio misto – Finale

Cristina Casini-Paolo Agnelli / Ornella Fongaro-Stefano Ciorba 6-0, 6-0

 

Read more

RUSH FINALE AL VIP: PELLEGATTI FA IL DIAVOLO, MAGONI PERDE L’OSCAR

Clamoroso al Vip. Alla penultima delle sue innumerevoli fatiche Oscar “Duracell” Magoni si scarica in dirittura d’arrivo dopo una maratona punto a punto contro il duo Ciorba-Fongaro. “Gioco con entrambi i coniugi Lodovici (Adam nel doppio, Francesca nel misto) ma se devo scegliere spero di vincere nel misto: questione di galanteria”. Un signore, Oscar, ma per una volta a Mago resta solo la nomination, quella della rimonta perfetta sciupata nel finale. Succede infatti che dopo aver perso il primo set e aver riacciuffato la partita al tramonto delle speranze, superMagoni e Francesca Vitali rimbalzavano contro il muro Fongaro&Ciorba cedendo 11-9 al tie-break. Applausi alla coppia finalista, che domani cercherà di rifilare il solito paccotto al duo Casini-Paolo Agnelli, chiamato a sfatare il tabù del misto. Oscarissimo Magoni avrebbe cercato di rifarsi poi con Adam Lodovici nel doppio di “riserva” dopo che l’altro Oscar, Damiani, aveva salvato l’onore del nomen rischiando grosso contro Ielpo e Gianluigi Viscardi. Oscar diesel, Ielpo para tutto et voilà il primo set è andato, ma in fondo al tunnel Gedeone Carmignani e Damiani smettevano di brontolare e cominciavano a sprintare. Tie-break senza storia: Ielpo, a mezzo servizio per colpa di un muscolo malandrino, gettava la “stampella” oltre l’ostacolo ma non bastava. E il duo Damiani&Carmigani balzava quatto quatto in finale. A quella mondiale Carmignani, già vice di Sacchi a Usa ’94, aveva già detto Brasile. E l’Italia? “Lippi punta sul riscatto dei suoi dopo una stagione opaca e chissà che non abbia ragione anche stavolta. Scelte affettive e non tecniche? Non credo, altrimenti Grosso non sarebbe rimasto a casa. Ma io Cassano e Balotelli me li sarei portati”. La notte del Vip ha portato in finale per la prima volta il milanologo Carlo Pellegatti e non si può negare che il giornalista di cuore Milan non sia stato tennisticamente diabolico. Più spagnolo degli spagnoli ha tessuto la tela e oplà Luca Chiesa è rimasto impigliato fino al tie-break decisivo. Pellegatti giocherà per il Trofeo Facchetti e sarebbe curioso se fosse proprio lui, la voce del Milan, a mettere in bacheca la coppa di cuore Inter. Quella de Le Due Torri Shopping Center, singolare B, sarà una questione tra Alberto Ghisleni e Silvano De Rui. Chi riscuoterà alla cassa? Domani sapremo.

 

 

RISULTATI

Singolare A

Carlo Pellegatti-Luca Chiesa 6-3, 1-6, 10-7.

Singolare B

Alberto Ghisleni-Enrico Agnelli 9-5,
Silvano De Rui-Roberto Selini 9-4.

Doppio maschile:

Damiani-Carmignani / G. Viscardi-M. Ielpo 5-7, 6-4, 10-7.
Magoni-Lodovici / Chiesa-Amadeo / Magoni-Lodovici 0-6, 6-2, 10-4.

Doppio misto

Fongaro-Ciorba / Magoni-Vitali 7-5, 3-6, 11-9.

Read more

IL VIP SI COCCOLA LA LEONESSA: CANE’ E CASINI INCORONANO LA SCHIAVONE

Francesca? La nomini e il Vip esplode di rossa felicità. La vie en rose di Francesca Schiavone è  un incanto appena sbocciato ma a Cividino è il giorno dell’incoronazione, è il giorno della vie en rouge. Rossa come la terra del Roland Garros, che la Schiavone ha preso a morsi appena entrata nella storia, rosso come l’orgoglio di Paolo Canè. Paolino la peste è un fiume in piena e pazienza se sotto il ruggito di Francesca l’orgoglio dell’Italtennis maschile è andato a pezzi. “Una lezione per tutti- attacca Canè-. La forza di Francesca è stata una pazzesca serenità mentale: ha giocato sul campo centrale come sul campo sotto caso, per questo ha vinto. Sono impressionato dalla sua maturità e forse è il caso di piantarla con questa storia dei talenti che sbocciano tardi: in Italia dai 17 ai 20 non c’è nessuno, si matura dopo i 25, la Schiavone ha riscritto la storia anche in questo senso”. Anche a Wimbledon? “Io nei suoi panni mi ritirerei ora, all’apice. Ma lei ha tantissima rabbia dentro: farà bene anche a Wimbledon, la classifica sarà un volano, non certo un peso. Vedrete”. Roarr, il ruggito francese di mademoiselle Schiavone ha conquistato anche Cristina Casini, che ammette candida di non aver creduto ai propri occhi. “L’ho capito dopo la vittoria ai quarti che Francesca avrebbe conquistato Parigi, aveva una fiducia impressionante e l’ha dimostrato il tie-break della finale: quello è il ritratto del torneo, Roland Garros l’ha vinto lei, non l’hanno perso le altre. Ora a Londra, con lo stesso spirito”. Donne volanti? E sia. Casini passa dalla teoria (“Noi donne diamo l’animo, gli uomini si fermano prima”) alla pratica prendendo per mano Paolo Agnelli, nel frattempo Oscarissimo Magoni aveva dato conforto al pronostico di Canè (“Chi vincerà il Vip? Magoni in doppio, Maspero in singolare”) rifilando due tapponi dolomitici a Chiappucci e Carrera in coppia con Adam Lodovici e lanciando virtualmente il guanto di sfida alla concorrenza. La risposta? Guanto raccolto, sorridono Damiani&Carmignani e Ganz-Ganz. Loro sono già in semifinale e ruggiscono felici come la Leonessa di Francia. Merci, Francesca.

 

 

RISULTATI

Singolare A

Giorgio Mastropasqua-Gianluigi Federici 3-6, 7-6, 10-6;
Carlo Pellegatti- Aldo Ghislandi 6-1, 6-1;
Riccardo Maspero-Adriano Latini 6-1, 6-2;
Luca Chiesa-Adam Lodovici 6-2, 6-3.

Singolare B

Alberto Ghisleni-Paolo Agnelli 9-3;
Enrico Agnelli- Gianluca Santagostino 9-5;
Roberto Selini-Paolo Ambrosini 9-5;
Enrico Agnelli-Stefano Panseri 9-6.

Doppio maschile:

E. Ganz-M. Ganz / G. Mastropasqua- Ghisleni 7-5, 6-1;
Damiani-Carmignani / Chiesa-Amadeo  6-3, 6-0; G.
Viscardi-Ielpo / A. Viscardi-Maspero 7-6, 6-4.
Ottavi di finale: O. Magoni-A. Lodovici / M. Carrera-C. Chiappucci 6-0, 6-0; P.
Gallivanoni- L. Lucini / Bergomi-P. Mauriello 7-5, 6-2;

Doppio misto

C. Casini-P. Agnelli / A. Lodovici-F. Airoldi 6-3, 6-3.

Read more

MAGONI CONTINUA LA RINCORSA ALL’OSCAR, BONIMBA BACCHETTA L’ITAL-LIPPI

Oscar Magoni, il cannibale del Vip, ha cuore ma l’appetito continua a essere pantagruelico. Succede che il bionico Oscar decida di mettersi una mano sulla coscienza e una sulla testa e con le due insieme deporre virtualmente la corona del singolare maschile. Oscar dà forfait, la corona è vacante, ma il bionico Magoni ha una riserva aurea da far invidia a Fort Knox e allora eccolo raddoppiare: doppio maschile e misto. Diamoci al tandem, sembra dire Oscar e il tandem con Francesca Vitali sfreccia davanti a Ermanno Viscardi e alla figlia Alice pedalando allegro in due set: 6-4, 7-6, Magonissimo avanti. Attendendo il bis nel doppio maschile con Adam Lodovici, senza il gattaccio Oscar l’allegra combriccola del singolo ne approfittava per fare baldoria. La bandiera dell’Atalanta Gianpaolo Bellini festeggia l’avvento dell’era Percassi sventolando due set in faccia a Luca Locatelli, Riccardo Maspero, fa riscaldamento in doppio, Bonimba Boninsegna sorride con sospiro. Lui col singolo non c’entra, ma che succede? Il mitologico compagno di doppio Riccardo Ferri è rimasto ai box, galeotto il ginocchio, e Bonimba misura a passi l’attesa del nuovo feeling con Paolo Occhipinti. “Vediamo, io al Vip torno sempre volentieri, adesso facciamo una prova”. Prove? Non ditelo a Lippi. Quella mondiale della Nazionale col Messico ha steccato la rumba e Boninsegna, che di Messico (’70) e di messicani e ne intende, ammette di sentire suonare il campanello. “D’allarme sì, e mi auguro che la condizione approssimativa, i carichi di lavoro, l’escursione termica dalla montagna alla pianura (da Sestriere a Bruxelles) abbiano influito”. Altrimenti sarà Messico e molte nuvole, anche se la faccia triste è quella di Marcello Lippi pensando a Pirlo. “Grosso guaio il suo infortunio, Andrea è insostituibile. Anche per questo io avrei chiamato Ambrosini. Bah”. Brr, spifferi freddi sul collo della Nazionale, ma Bonimba non è bomber pessimista. “Italia, Brasile, Inghilterra, Spagna e Argentina le favorite, ma occhio al Paraguay: all’esordio è una brutta gatta”. Le fusa, in questa Nazionale, le farà Di Natale? “Speriamo, ma io punto su Pazzini: in coppia con Gilardino”. E Marchisio? “Esperimento fallito, c’è un po’ di confusione”. Molto più chiaro l’esperimento di Boninsegna. Due set a Mastropasqua-Ghisleni, l’inedita coppia con Occhipinti funziona. Sta’ a vedere che Riccardone Ferri può guarire senza fretta.

 

 

RISULTATI

Singolare A

Gianpaolo Bellini-Luca Locatelli 7-6, 6-4,
Aldo Ghislandi-Adriano Latini 4-6, 6-1, 11-9,
Roberto Ravasio- Adam Lodovici 5-7, 7-5, 10-6,
Gianluigi Federici-Gianangelo Cattaneo 6-3, 6-3.

Singolare B

Giorgio Jannone-Gianfranco Vitali 9-7,
Paolo Agnelli- Alberto De Rui 9-1,
E. Agnelli-V. Bellini 9-6,
Alberto Ghisleni-Angelo Agnelli 9-5,

Doppio maschile:

Occhipinti-Boninsegna / Mastropasqua-Ghisleni 6-2, 6-1,
G. Bergomi-P. Mauriello / E. Rota- Grigis 6-1, 6-1,
Chiesa-Amadeo / Biasotti-Scarnecchia 6-4, 6-3,
A. Viscardi-R. Maspero / Jannone-Guizzetti 6-3, 6-2,
G. Viscardi-M. Ielpo / Galimberti-P. Agnelli 6-3, 6-1,
Bergomi-Mauriello / Ghislandi- Grigoletto 6-4, 6-2.

Doppio misto

O. Magoni-F. Vitali / E. Viscardi-A. Viscardi 6-4, 7-6.

Read more

DAL GIRO A PARIGI: PINOTTI RESTA SUI PEDALI, IL VIP LANCIA LA SCHIAVONE

Il cielo è azzurro lindo,  ma è il rosa d’Italia a far tappa al Vip. É la vie en rose di Francesca Schiavone e il roseo Giro di Marco Pinotti, il ciclista ingegnere e già un po’ giornalista che ha fatto palpitare Bergamo sulla salita di Montalcino. Tappone da bere, come il resto del Giro nonostante il processo alla tappa del diabolico Chiappucci, poco felicemente sorpreso, a suo dire, dalle sorprese del Giro. “Chiappucci dice che non è stato un grande Giro? Forse, ma è stato un Giro più difficile di quelli che correva lui”. Una stoccata che farebbe impallidire Arianna Errigo, la fiorettista, ma Pinotti ci ride su. Al Vip è tornato due anni dopo l’ultimo match “e dire che da ragazzo ho vinto i Giochi della Gioventù, non ero poi così male”, e non la prende male nemmeno per i due set di ritardo che Massimo Crippa gli lascia sul gobbone. Pinotti resta sui pedali ma fuori campo è in fuga costante dai luoghi comuni. “Grande Giro il mio? Buono sì, ma se non ci fosse stata la tappa de l’Aquila avrei chiuso 5° o 6°. Sono partito forte, ho chiuso in calo, ora dormo 12 ore a notte”. Ma non dormirà a lungo. “Posso migliorare e non l’avrei mai detto, alla soglia dei trent’anni. Sarei potuto andare forte anche l’anno scorso, ma dovevo pensare a lavorare; quest’anno per la prima volta ho potuto correre per la classifica e si è visto”. Aria nuova, aria pulita.  Pinotti respira forte e sorride. “Si sta ripulendo l’aria e per questo dico che è stato un bel giro. Nibali? Il futuro delle corse a tappe e lui, quanto a me peccato non potere andare al Tour”.

Peccato non aver corso prima a Siena, sorride malinconico Alberto Malesani. Al Vip è un ritorno “bello e giusto: la solidarietà è un compito a cui non dobbiamo sottrarci, per questo torno volentieri qui” e in campo torna con l’amico Giuseppe Sigurtà. Tra lui e il passaggio del turno ci sono Fabio Gallo e Paolo Occhipinti, direttore editoriale dell’Rcs, tra lui e la serie A perduta un bel po’ di rimpanti. “C’era un gap insormontabile quando sono arrivato e nella stessa situazione si è trovato Lino Mutti con l’Atalanta. Ha fatto un buon lavoro Lino, ma ora all’Atalanta vedrei bene un giovane”. Il giovanile Malesani no? “Dipende dal progetto, l’Atalanta in B deve provare a vincere, ma io attendo senza fretta”. Senza fretta, Malesani alla fine sorride, senza fretta e con tanta fiducia dovrà giocarsela a Parigi Francesca Schiavone, la vie en rose che non t’aspetti passata anni fa anche da Cividino. La leonessa di Parigi, che ha regalato il primo ruggito del tennis femminile italiano in una finale dello Slam, è nel fascinoso sorriso di Emmanuelle Gagliardi, talento svizzero (numero 42 in singolare, 22 in doppio) in pausa sabbatica matrimoniale e già compagna d’allenamenti della Schiavone. Il segreto di Francesca? Per lei Francesca non ha segreti. “L’aspettavo da tempo e con me tutto il tennis italiano. Francesca è maturata tardi? L’importante è che sia maturata e ora questa è l’occasione della vita. La Stosur (avversaria in finale) ha grande fiducia ma Schiavo ha la testa per vincere. Il talento l’ha sempre avuto, ora ha la capacità di gestire la pressione. Forza Francesca, deve crederci”. Da Cividino a Parigi, il Vip sogna il suo ruggito.

 

 

 

RISULTATI

Singolare A

Adriano Latini-Pierluigi Pizzaballa 6-1, 6-3,
Carlo Pellegatti-Luca Rovetta 6-2, 6-2,
Roberto Ravasio-Beppe Savoldi 3-6, 6-0, 10-7,
Massimo Crippa-Marco Pinotti 6-3, 6-1.
G. Federici-C. Agnelli 7-6, 6-3

Singolare B

Alberto Ghisleni-Gianfranco Testa 9-1,
Enrico Agnelli- Silvano De Rui 9-6,
Angelo Agnelli-Gianfranco Vitali 9-6,
Paolo Agnelli-Roberto Selini 9-0,
Stefano Panseri-Stefano Gotti 9-2
Alfonso Esposito-Alberto De Rui  6-9
Roberto Bergomi-Vincenzo Bellini 1-9

Doppio maschile:

P. Gallivanoni-G. Agostini / E. Viscardi-A. Viscardi 6-3, 2-6, 10-8,
E. Rota-Grigis /Mastropasqua-Ghisleni 6-3, 6-3,
Damiani-Carmignani / Bassani-Savoldi 6-3, 6-1,
Chiesa-Amadeo / Pedone-Alfani 6-3, 6-3,
A. Viscardi-Maspero / Bonetti-G. Cattaneo 6-2, 6-3,
E. Bellini-Marino Magrin / Cossali-Capelli 6-4, 6-4,
Malesani-Sigurtà / Gallo-Occhipinti 6-4, 7-5,
O. Magoni-A. Lodovici / Latini-Previtali 7-5, 6-0.

Doppio misto

Ciorba-Fongaro / Ghislandi-S. Befani 6-2, 7-5,
Chiesa-M. Licini / Ambrosini-Speranza 6-4, 6-1.

Read more

IL FIORETTO DI ARIANNA, CRUDELI-ROSSI E L’ATALANTA: CHE STOCCATE AL VIP

Spade, fioretti e sciabole, lame roventi al Vip. Che a Cividino fosse un pomeriggio di assalti lo si era capito subito. Da quando il sorriso disarmante di Arianna Errigo, campionessa del mondo di fioretto a squadre e bronzo iridato individuale, aveva detto chiaro che con la racchetta da tennis ci avrebbe provato, quanto al fioretto, beh, quello era pronto a tagliare in due i dubbi. “Sono io l’erede della Vezzali? Così dicono, così spero, ma la mia scherma è più aggressiva, più dinamica. Mi sento più vicina alla Trillini”. Decisa Arianna, alla faccia della debuttante. Sulla pedana del Vip è alla prima, “un amico mi ha segnalato il progetto benefico e sono corsa al volo”, su quella della scherma mondiale ha passato i dubbi a fil di spada. E ora? “I mondiali di Parigi: per l’oro”. Per loro è, il milanologo Tiziano Crudeli e l’interofilo Gianluca Rossi, è una serata di stoccate ai luoghi comuni affondando l’ironia. L’infernale tabellone del Vip li ha piazzati in coppia, tutti i colori della Milano giornalistica contro Bergomi e Mauriello. Quasi uno sfottò e i due si adeguano. Crudeli sfoggia la maglia di Ronaldinho, Rossi quella interista con un maramaldo “triplete” stampato ad hoc. Su una cosa non discutono, il Vip. “Per me il tennis è un ritorno alle origini, sui campi ho conosciuto Licini, al Vip ho giocato contro Prandelli. Com’era? Bravino, ma meglio Boban”. Meglio Allegri o non troppo? “E’ un buon allenatore, ma Leonardo ha dimostrato quanto conti la squadra. Solo Mourinho ha dimostrato quanto conti l’allenatore, dal Livorno al Barcellona nessuno preparava le partite come lui. Il più simile? Capello”. Che razza di botta. Crudeli che parla benino di Leo e benissimo di Mou  e rilancia l’Inter avanti tutta. E Rossi? “Allegri va bene per programmare, ma Berlusconi vorrà vincere subito. Senza Mou io mi accontenterei di andare in finale di Champions e prenderei Guardiola”. Guardi Damiani e Carmignani e pensi che la strana coppia è bella carica. Una passeggiata con Soldi e Plebani e un invito a darci cauti, con le gufate. “I Mondiali? L’Italia è da semifinale, Di Natale può essere la sorpresa, sono ottimista”. Meno sulle milanesi. “Il Milan è in difficoltà, l’Inter avrà il problema dell’allenatore. Mica semplice rimpiazzare Mou: dove lo trovi uno così?”. E dove lo trovi un presidente per l’Atalanta? Al tramonto la notizia è già vecchia: eccolo, Percassi. Accordo trovato, manca l’ultima zampa, un segno nero su un foglio bianco chiamato contratto. Avanti con la stoccata. La Schiavone è in semifinale a Parigi? Di più. Federer è fuori a Parigi? Ancora di più. C’è il nuovo proprietario dell’Atalanta, è Antonio Percassi, notizia ufficiosa. “Manca la firma però”, sorride Franco Morotti mentre al Vip plana l’assessore regionale al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, noto tifoso atalantino. “Percassi è una grande soluzione, mi piace che restino in società i Ruggeri, ora bisogna scegliere bene e in fretta. Perchè no Mutti?”. Che razza di dilemma: sarà fioretto o sciabola?

 

Domani 2 giugno il torneo si ferma. Le gare riprenderanno giovedì 3 alle 17.

 

 

RISULTATI

Singolare A

Federici-Brignoli 6-2, 6-2,
C. Pellegatti-M. Previtali 6-0, 6-2,
R. Maspero-A. Scuncia 6-1, 6-2,
G. Savoldi-G. Viscardi 6-2, 6-4,
R. Ravasio-S. Proserpi 6-4, 6-7, 10-5,
Mastropasqua-Pedersini 4-6, 6-1, 11-9.
A. Ghislandi-L. Locatelli, 6-7, 6-0, 12-10
F. Morotti-A. Lodovici, 7-6, 3-6, 9-11
P. Mauriello-L. Rovetta, 4-6, 3-6

Singolare B

Serlenga-Buttinoni 9-1,
C. Curnis-S. De Rui 9-7,
Gotti- Calogero 9-4,
A. De Rui-G. Testa 9-1.

Doppio maschile:

Gallivanoni-Lucini / A. Quaglia-C. Curnis 7-5, 6-3,
G. Bonetti-G. Cattaneo / R. Garlini-D. Passoni 6-3, 6-3,
Galimberti-Agnelli / Arici-Federici 7-5, 6-7, 10-5,
Bergomi-Mauriello / G. Rossi-T. Crudeli 6-2, 6-2,
Viscardi-Ielpo / Previtali-Locatelli 6-2, 6-4,
Pedone-Alfani / Signoroni-Proserpi. 6-3, 4-6, 10-7

Doppio misto

A. Lodovici-F: Airoldi / A. Errigo-P. Ambrosini 6-2, 6-3,
E. Viscardi-A. Viscardi / S. De Rui-Speranza 6-3, 6-4,
A. Viscardi-E. Persico / Bonafini-S. Befani 6-3, 7-6.

Read more

IL CIELO DI CIVIDINO E’ AZZURRO: IL VIP VA IN NAZIONALE CON PRANDELLI

Arriva, arriva? Arriva. Alle otto e mezzo della sera l’attesa snervante finisce e regala in dote il cittì in pectore della Nazionale. Eccolo, Cesare Prandelli, in giacca blu notte, camicia bianca, jeans. Lo accompagna l’amico Renzo Ciulli, già allenatore del Calcio in serie D, ma non è che Prandelli al Vip sia una novità. Prandelli a Cividino è di casa da anni: arriva, stringe mani, da un’occhiata al campo per capire se, dove e come sono in corsa amici e antichi compagni di campi verdi e poi si ferma a cena col deus ex machina Giovanni Licini. Un rituale  “ciarliero”: una parola sull’Atalanta, una sulla Juventus, due su Gilardino, su Montolivo e Pazzini. Un signore con le idee chiare e piuttosto profetiche. Riccardo merita la Nazionale, disse Prandelli due anni fa; Pazzini è l’Inzaghi del 2010, aveva detto l’anno prima dalla terra rossa del Vip. Arrossendo, e sviando, sulla domanda delle domande: Prandelli in Nazionale quando arriverà? Ora che la panchina d’Italia è cosa fatta, il futuro cittì Prandelli è avvolto in un ferreo silenzio. Non parla, non può, non potrebbe neppure farlo volendo, non nel giorno in cui l’Italia pre-Mondiale ne ha sancito l’avvento per l’Italia-post Mondiale e a Firenze si sono infuriati di brutto. Per la notizia? Macchè, quello era il segreto di Pulcinella, semmai per l’annuncio sul sito della federazione con tanti saluti, dicono i Della Valle, a quello gigliato. Ma al cuore non si comanda e il cuore di Cesare Prandelli al Vip ha sempre battuto forte. E vale una dichiarazione in esclusiva. “Passano gli anni ma il torneo ha mantenuto il sapore degli inizi e per questo è sempre bello tornare qui e ricordare persone con cui si è condiviso momenti felici. Grande merito all’organizzazione. Io tennista? Un infortunio mi ha costretto a smettere e a passare al golf”. Tra tre mesi l’Italia gli chiederà di mandare in buca e non dare buca (a) Cassano e Balotelli, nel frattempo il Vip si coccola il suo cittì. “Prandelli giovane? Si, ma chiunque dopo Lippi sarebbe stato discusso e in ogni caso credo che la federazione abbia scelto l’uomo, straordinario, oltre al tecnico”, sorrideva Gianpaolo Bellini prima di strapazzare Fabio Gallo. “Cesare nazionale? É uno dei migliori allenatori in Italia ed è una persona seria, competente, perbene. É un onore essere rappresentati da lui”, rilanciava Giovanni Bia, in attesa di trovare il feeling col compagno di doppio Marco Osio e prima di annunciare “no news” sul destino del suo assistito Tiberio Guarente.

Giro a vuoto? No, ma Giro svuotato, ribatteva caustico Claudio Chiappucci. Non troppo ammaliato da Basso, deluso da Sastre e sorpreso da Pinotti. “O è progredito tantissimo o il livello generale è sceso”, la prima puntura. Poi il resto. “Ha fatto tutto la Liquigas, le altre sono rimaste a ruote. Nibali è il futuro delle corse a tappe, forse con un’altra squadra avrebbe potuto fare di più, ma ora lo aspetto al Tour, con più pressione addosso”. Diabolico Claudio, sarà anche diesse? “No, i miei li manderei tutti all’attacco, ma oggi il ciclismo è attesa e tattica. Per questo mi diverte poco”. Molto meglio sulla terra rossa: due set a Luca Fusi e via per un’altra diabolica scalata.

 

 

 

RISULTATI

Singolare A

Gianpaolo Bellini-Fabio Gallo 6-2, 6-2,
Adriano Latini- Cristiano Agnelli 6-2, 6-0,
Mario Previtali-Mario Rolli 6-1, 6-1,
Luca Fusi-Claudio Chiappucci 6-3, 6-2.

Singolare B

Alberto Ghisleni-Giacomo Zenucchi 9-5,
Enrico Agnelli- Gianluca Santagostino 9-4,
Stefano Gotti-Renato Pasini 9-2,
Paolo Agnelli-Fabio Pasini 9-2,
F. Maroni-Paccani 9-0
R. Bergomi- Ambrosini 9-4,
R. Selini-Esposito 9-3,
G. Pedersini-M. Barcella 6-1, 6-1.

Doppio maschile:

P. Bonetti-G. Catttaneo / K. Ghedina-P. Rungalldier 6-0, 6-1,
A. Ghislandi-Grigoletto / U. Bortolotti-M. Rolli 3-6, 6-1, 10-4,
Gallivanoni-Lucini / Bosco-Taibi 6-3, 7-6,
Jannone-Berta / A. Paganin-M. Paganin 6-1, 6-4,
Mastropasqua-Ghisleni / Sacchetti-Fanna 7-6, 6-0,
M. Osio-G. Bia / Cossali-Capelli 4-6, 6-2, 10-8,
M. Carrera- C. Chiappucci / Pedone-Alfani 6-0, 5-7, 10-6,
A. Viscardi-R. Maspero / G. Carminati-M. Locatelli 6-1, 6-1,
O. Magoni-A. Lodovici / Colloi- Papalia 6-1, 6-2.

Doppio misto

Sara Mutti-Lino Mutti / Luca Chiesa-Marta Licini 6-4, 6-4,
O. Magoni-F. Vitali / A. Ghislandi-B. Perez 6-3, 6-2.

Read more

MAGONI E SUPERGANZ DA OSCAR, PAGANIN PREMIA LA NUOVA ATALANTA

Pare che a Cividino ci sia un filo rosso con la corsa rosa. Nel giorno in cui Basso trionfa sul Mortirolo mettendosi in tasca mezzo (?) Giro, al Vip planano i big e vanno in subito in fuga. É il caso di Maurizio ed Ettore Ganz, impegnati in un’omerica sfida alla fisiologia umana, in campo contro la coppia di cuori nerazzurri Marcolini-Lino Mutti e poi contro Soldi e Plebani nel giro di un paio d’ore. Ci vuole orecchio, direbbe Jannacci, ma più che altro polmoni e quelli di Oscar Magoni valgono sempre una statuetta. Basta chiedere al malcapitato duo Fabio Gallo-Maurizio Neri, illuso dalla coppia Magoni-Adam Lodovici per un set e mezzo tie-break e poi deluso e mazziato nel rush finale. Risultato: 10-7 per Magoni-Lodovici al set decisivo e primo tagliando di Oscar, campione uscente e atteso al varco nel singolare. Probabilmente da Ricky Maspero, implacabile contro Mario Papalia, difficilmente da Michele Marcolini, almeno stando al diretto interessato. “Sono qui per divertirmi e per stare in famiglia: il Vip lo è”, dice Michele dopo aver suonato il bomber Savoldi. E l’Atalanta? La musica potrebbe cambiare spartito a ore e Marcolini sta sul vago. “Non so cosa succederà, di certo qualunque sia la proprietà l’Atalanta deve subito puntare a tornare in serie A e l’allenatore sarà decisivo: dovrà ridare entusiasmo e fiducia a un ambiente col morale sotto i tacchi”. Anche per colpa, si fa per dire, del suo Chievo, e senz’altro con Doni in campo. “Alla personalità di Cristiano non si può rinunciare”, lancia la volata Marcolini prima di ammettere che una chiamata dell’Atalanta non lo lascerebbe indifferente ma “la vedo molto difficile”.

La vede difficile per l’Inter Massimo Paganin, dopo averla avuta vista difficile in campo causa partenza ingolfata. In fraterna coppia con Antonio (Paganin), Massimo soffriva un set contro Michele Cortella e Angelo Agnelli ma poi M&A Paganin cominciavano a non fare passare più una palla, come ai tempi d’oro, e oplà primo scoglio superato. “Noi a caccia del doppio? Per quello ci sono già Ganz&Ganz e Damiani-Carmignani, ma se ci rimettiamo in sesto fisicamente ci siamo anche noi: io non giocavo da un anno, dall’ultimo Vip”. All’ultimo giro di pista del tormentone, Moratti ha dato “via libera” a Mourinho e Massimo (Paganin) dice che Massimo (Moratti) ha fatto bene a chiedere. “Mou è un grandissimo, ma non si può avere tutto: o si onorano i contratti o si mette mani al portafogli”. Sorride Paganin e mostra di avere idee chiarissime. “Capello è l’unico ad avere la personalità e la capacità gestionale per reggere il confronto con Mourinho, chiunque altro per quanto bravo faticherebbe”. Anche Massimo ha fatto fatica, poi ha accettato l’idea di ripartire fuori campo. “Sono executive manager di una società immobiliare, sto lavorando per acquisire nuove competenze e una formazione manageriale che il calcio non può darti. Magari tornerò al calcio e metterò a frutto l’esperienza”. E la nuova Atalanta che albero da frutta sarà? “Attenta al territorio, attentissima ai suoi giovani: in questo l’Atalanta deve tornare a essere il nostro Ajax” . Lancieri per il rilancio.

 

 

RISULTATI

Singolare A

Riccardo Maspero-Mario Papalia 6-0, 6-2,
Gianangelo Cattaneo-Walter Bonacina 6-3, 6-0,
Michele Marcolini-Beppe Savoldi 6-2, 6-3.

Singolare B

Gianfranco Vitali-Maurizio Bucarelli 9-7,
Angelo Agnelli- Alberto De Rui 9-5,
Giuseppe Serlenga-Mirko Gamba 9-0,
Ghisleni- Taramelli 9-2.
L. Rovetta-D. Colloi,  9-7
G. Zenucchi-P. Agnelli. 9-7

Doppio maschile:

A. Paganin-M. Paganin / M. Cortella-A.Agnelli 4-6, 6-2, 10-5,
A. Lodovici-O. Magoni / F. Gallo-M. Neri 6-4, 3-6, 10-7,
L. Chiesa-A. Amedeo / G. Rossi-R. Ravasio 6-2, 6-2,
M. Previtali-A. Latini / W. Bonacina-R. Selini 3-6, 7-5, 10-8,
A. Bassani-B. Savoldi / M. Nana-A. Vanoi 7-5, 7-5,
M. Ganz-E Ganz / M. Marcolini-L, Mutti 6-1, 6-4,
R. Biasotti-R. Scarnecchia / Trezzi-Mapelli 6-0, 7-6,
P. Pizzaballa-E. Viscardi / M. Morotti-M. Barcella 3-6, 6-0, 10-4,
M. Ganz-E. Ganz / Soldi-Plebani 6-3, 6-4.

Doppio misto

S. Mutti-L. Mutti / B. Selini-R. Selini 6-1, 6-4,
P. Ambrosini-Speranza / D. Merighetti-M. Cortella 6-3, 2-6, 10-7,
L. Chiesa-M. Licini / P. Mauriello-G. Veneziani 7-6, 6-2.

Read more